La Juve scende in campo col 4-4-2 per coprire in maniera adeguata le corsie esterne, col risultato di soffrire il palleggio in zona centrale del Sassuolo. Questo il tema del primo tempo, che vede la squadra di Allegri andare in vantaggio con prodezza di prima di Dybala, che raccoglie una ribattuta della difesa avversaria e mette in rete il pallone dell’1-0. Dopo lo svantaggio i neroverdi prendono in mano il pallino del gioco, organizzando una trama fitta in zona centrale, dove fanno valere la superiorità numerica rispetto al duo bianconero Arthur-Zakaria. Lopez e Harroui si avvalgono della collaborazione del trequartista Raspadori, e delle ali Traore e Breradi, che si accentrano con costanza.
Primo tempo a favore del Sassuolo
Numerose le conclusioni verso la porta di Perin, compreso lo splendido tiro a giro dal limite di Traore che pareggia. Il Sassuolo aggredisce alto, sulla costruzione dalla difesa della Juve, che spesso va in difficoltà, ed è costretta al lancio lungo, perdendo numerosi palloni. La squadra bianconera, dal canto suo, propone un baricentro piuttosto basso, e pressa alta solo quando il Sassuolo imposta dal basso in maniera lenta e compassata. Nel finale della prima frazione occasione per Vlahovic su lancio di Bonucci, che Pegolo respinge con bravura.
L’ingresso di Morata e il passaggio al 4-3-3 porta la Juve a dominare nella ripresa
Nella ripresa parte bene il Sassuolo, che lavora molto sulle fasce, per confezionare palloni utili per la testa di Scamacca. La Juve è costretta a giocare solo in ripartenza e, dopo un clamoroso palo di McKennie, che arriva al termine di un veloce ribaltamento di fronte, Allegri decide di cambiare l’inerzia della partita. Il tecnico toscano effettua diversi cambi tra cui l’inserimento di Morata per De Sciglio, con il ritorno al 4-3-3, efficace nella sfida di campionato contro il Verona. La Juve prende in mano la partita, prende un paio di legni in mischia e costringe Pegolo ad alcune autentiche prodezze. Morata parte da sinistra, ma è molto dinamico, lotta e recupera palloni: nel finale su una palla dello spagnolo Dybala rifinisce per Vlahovic. Azione mostruosa del serbo che segna con l’ausilio di una deviazione di Tressoldi.