di Niccolò Righi
L’emozione ha prevalso e le lacrime non hanno fatto a meno di scendere, quando Joel Embiid ha sentito il commissioner NBA, Adam Silver, pronunciare il suo nome nell’assegnazione del premio di MVP 2022-23.
E pensare che il gigante camerunense non avrebbe neanche dovuto giocare a basket, sport che ha iniziato a praticare a 16 anni dopo aver visto gara 7 delle Finals 2010 tra Lakers e Boston e dopo essersi letteralmente innamorato, manco a dirlo, di Kobe Bryant.
Selezionato con la scelta numero 3 al draft 2014 dai Philadelphia 76ers, la carriera di Embiid è andata sempre in crescendo, pur non partendo con l’alone di giocatore “pronto”. Le prime due stagioni, infatti, furono un vero e proprio calvarioa causa di una frattura da stress del piede destro e per vederlo debuttare toccò attendere fino al 2016. Da lì una cavalcata che lo ha visto migliorare di anno in anno, che lo ha visto accarezzare il premio già lo scorso anno quando a prevalere fu invece Jokic, e che infine lo ha visto trionfare in questa stagione, per il più dolce dei lieti fine.
33.1 punti, 10.2 rimbalzi, 4.2 assist, 1.7 stoppate e 1 palla recuperata, di media, hanno fatto sì che con 73 voti Embiid sia il Most Valuable Player della stagione. Alle sue spalle, con 15 voti, Nikola Jokic, detentore in carica del titolo 2022 e 2021, e con 12 voti Giannis Antetokounmpo, che il titolo lo ha vinto nel 2020 e nel 2019.
Si conclude quindi la lunga carrellata di premi individuali assegnati dalla NBA, che nei giorni scorsi aveva visto trionfare il “nostro” Paolo Banchero su Jalen Williams e Walker Kessler per il titolo di Rookie dell’anno; Lauri Markkanen, eletto Giocatore più migliorato, rispetto a Shai Gilgeous-Alexander e Jalen Brunson; Malcom Brogdon che si è aggiudicato il premio di Sesto uomo dell’anno su Immanuel Quickley e Bobby Portis Jr.; la favola Sacramento porta a casa, senza troppe sorprese, il premio di Coach dell’anno assegnato a Mike Brown e il premio di Giocatore clutch dell’anno, assegnato per la prima volta in questa stagione a De’Aaron Fox (premia il giocatore più decisivo del clutch time, ovvero gli ultimi cinque minuti del quarto quarto o dell’overtime quando il distacco del punteggio è almeno di 5 punti). Infine Jaren Jackson Jr. ha preceduto Brooke Lopez e Evan Mobley per il premio di Difensore dell’anno.