di Alessandro Manca
Non bene questa finale per il giovane Sinner, che dopo uno splendido torneo, si è dovuto arrendere in finale dinnanzi al suo rivale Mevdvev dopo un’ora e 34 minuti di gioco, col punteggio di 7-5, 6-3.
Questa sconfitta non fa altro che confermare lo status da bestia nera del tennista russo per il giovane altoatesino: su 6 incontri, nemmeno uno è stato vinto da Sinner.
Probabilmente però questa sconfitta è stata condizionata anche da un fastidio non da poco accusato praticamente ad inizio gara, tanto che il 21enne di San Candido ha dovuto chiedere l’intervento del medico durante il primo set; fastidio poi confermato dal tennista stesso che nel post match ha dichiarato “stamattina non stavo al meglio”.
La condizione precaria (assieme alla semifinale combattuta) ha giocato un ruolo chiave, tanto che nemmeno la cura assunta per alleviare il dolore, ha aiutato più del tanto il nostro connazionale, che è sempre apparso sulle gambe, stanco e poco lucido. Di contro, il suo rivale non ha quasi mai abbassato la guardia e si è comportato benissimo, concedendo un piccolo calo di concentrazione, ma che non è risultato fondamentale ai fini del risultato.
Nonostante la sconfitta, Sinner può ritenersi comunque molto soddisfatto per non essere andato molto lontano dall’impresa di vincere un Sunshine Double (infatti ricordiamo che ha raggiunto la semifinale a Indian Wells e la finale a Miami) ed esser tornato nella top 10 del mondo, attualmente occupa il nono posto. Siamo sicuri che in futuro Jannik riuscirà ad esorcizzare anche il suo scoglio più duro, rappresentato dal russo.