Arriva la medaglia numero 39 per l’Italia e proviene dalla lotta.
Il bronzo fantastico di Abramo, cubano d’Italia. Abraham Conyedo Ruano batte il turco Suleyman Karadeniz e sale sul podio olimpico dei 97kg.
Parte con un atteggiamento un po’ dimesso l’azzurro, che infatti va sotto nei primi due minuti 0-2. Dopo il break Abramo trovala presa per ribaltare il punteggio sul 5-2 ma si va al challenge a 17” dalla fine.
Abramo è premiato di un altro punto. È medaglia! Cinque anni fa aveva ottenuto lo stesso metallo l’altro cubano d’Italia, Frank Chamizo che ieri era rimasto sotto il podio nei 74 kg.
Abraham De Jesus Conyedo Ruano, per tutti Abramo, è nato a Villa Clara il 7 ottobre del 1993. La lotta è sempre stata la vita di questo ragazzo serio e molto professionale, anche religioso.
Difende la bandiera cubana sino al 2015, trionfando ai Giochi Olimpici Giovanili di Singapore nel 2010 e poi ai Panamericani nel 2015.
Tre anni dopo comincia il suo iter azzurro mettendosi in evidenza con due bronzi, uno mondiale nel 2018 a Budapest e uno europeo nel 2020 a Roma. Grazie a questi successi ha ottenuto la cittadinanza italiana per meriti speciali.
Finché si qualifica a Tokyo nel torneo di qualificazione di Sofia. Ai Giochi debutta con una vittoria netta contro il romeno Saritov, poi cede all’americano Snyder nei quarti e finisce ai ripescaggi, fino alla vittoria di oggi.
Non sono frequenti le medaglie azzurre nella lotta olimpica ai Giochi: i precedenti appartengono a Claudio Pollio a Mosca ‘80 con l’argento, e a Frank Chamizo a Rio 2016.
L’altro bronzo è del cubano Reineris Salas Perez, che ha battuto l’olimpionico di Londra e bronzo di Rio, l’azero Sharifov dopo un 3-3 rocambolesco.
La finale è tra il russo Sadulaev e l’americano Snyder che aveva battuto nei quarti Abramo d’Italia.