Una medaglia su cui pochi avrebbero scommesso, ma non per il valore di Gregorio Paltrinieri, quanto per le condizioni di salute per cui arrivava alle Olimpiadi di Tokyo.
Il nuotatore italiano si prende di classe e determinazione l’argento negli 800 stile libero, conquistando una medaglia su cui sarebbe stato molto difficile scommettere solo qualche giorno fa per i problemi che ne hanno condizionato l’avvicinamento all’appuntamento olimpico.
Medaglia d’oro allo statunitense Robert Finke, bronzo all’ucraino Romanchuk.
La più bella sorpresa delle Olimpiadi di Tokyo porta il nome di Gregorio Paltrinieri. Il campione olimpico di Rio 2016 nei 1500 stile libero compie una vera e propria impresa, salendo sul podio degli 800 stile libero. L’azzurro, arrivato in Giappone con una condizione fisica precaria a causa di una forma di mononucleosi, prende un meritatissimo argento, su cui nemmeno lui avrebbe puntato poco prima della partenza.
Più della forma, il carattere da campione fa la differenza nelle acque dell’appuntamento olimpico, in cui si deve arrendere (di poco) solo allo statunitense Robert Finke, che ferma il cronometro in 7’41”87: appena 24 centesimi meglio dell’italiano.
Pronti via, Paltrinieri parte subito con decisione e vira per primo ai 50 metri, con Costa e Finke appena dietro. In corsia otto, Greg decide di correre con la sua consueta condotta di gara aggressiva, mentre i favoriti a centro vasca giocano di tatticismo.
Ai 250 metri l’italiano ha quasi due secondi di margine su Wellbrock e Romanchuk, i quali iniziano a intuire il pericolo e aumentano l’andatura. Intorno ai 500 metri l’azione di Paltrinieri sembra perdere brillantezza, tanto da vedere gli avversari sempre più vicini. A 100 metri dalla conclusione l’italiano è ancora davanti, ma con il fiato sul collo di tutti i rivali.
Mentre sembra profilarsi un risultato scontato per le premesse degli ultimi mesi, ovvero l’esclusione dal podio, Paltrinieri reagisce d’orgoglio e di classe, trovando le ultime energie per rimanere in lotta per il podio in un finale combattuto: l’azzurro tocca ad appena 24 centesimi da Finke ed è argento, davanti all’ucraino Mychajlo Romanchuk.
Fuori dal podio il tedesco Wellbrock, anche lui a meno di un secondo dal vincitore di giornata. È la conferma di una battaglia serrata tra i migliori al mondo, a cui anche un sorprendente Paltrinieri ha saputo partecipare. Per lui si tratta della seconda medaglia olimpica, dopo l’oro nei 1500 stile libero a Rio 2016. Questa, forse, ha un sapore ancora più speciale.
“Dire che quel che ho fatto oggi è un miracolo è poco: ho preso un argento col cuore”, il commento a caldo di Paltrinieri dopo l’argento. “Dopo la mononucleosi ho avuto paura di tutto – ha detto l’azzurro – Ero un Dio, vincevo tutto, mi sono dovuto fermare un mese e ricominciare dal basso. Un mio carissimo amico ieri sera mi ha scritto: queste finali si fanno col cuore, non con la testa. Ho seguito il suo consiglio”.
E ancora: “Ho ritrovato le mie sensazioni: sono venuto qui per fare tre gare, dopo gli 800, i 1500 e la 10 chilometri, e ora sono sulla buona strada. Oggi sono un altro Greg rispetto a quello che in allenamento non si ritrovava – dice l’azzurro – Ho bisogno di un punto di appoggio, e invece negli ultimi mesi non mi sentivo più un supereroe. Ma oggi ho nuotato in modo diverso: sarà difficile, soprattutto nei 1.500, ma ora ci sono”.