Si concludono le Gare 2 del primo turno dei Playoff Nba: Knicks e Jazz pareggiano i conti, avanti i Sixers

Nella notte italiana tra mercoledi e giovedi si sono giocate le ultime tre Gare 2 del primo turno dei playoff: successi di tutti i padroni di casa, bene gli sconfitti: Beal, Trae Young e Ja Morant i più prolifici.

Si concludono le Gare 2 del primo turno dei Playoff Nba: Knicks e Jazz pareggiano i conti, avanti i Sixers
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27 Maggio 2021 - 23.36


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Nella notte tra martedì e mercoledì si sono giocate tre partite del secondo round del primo turno dei Playoff Nba: Washington Wizards a Philadelphia dove hanno perso per 95 a 120, i New York Knicks che al Madison Square Garden hanno vinto contro Atlanta per 101-92 riportando la serie in parità e infine la sonora sconfitta di Memphis che nello Utah hanno perso 129-141 con la serie che è tornata in pareggio.

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Washington Wizards @ Philadelphia 76ers– Vince nuovamente la squadra di casa che si porta in vantaggio nella serie di due lunghezze grazie alla grande prova dei primi due violini della squadra allenata da coach Doc Rivers: Ben Simmons, che sfiora la tripla doppia con 22 punti, 9 rimbalzi e 8 assist a referto oltre a 2 palle rubate e 1 blocco con un buon 11/15 dal campo in 28 minuti e mezzo sul parquet, e Joel Embiid che con 22 punti in poco più di 26 minuti di partita regala la vittoria ai suoi, oltre ai 7 rimbalzi e un ottimo 3 su 4 da tre.

Da segnalare la prova di Tobias Harris, terzo violino del quintetto, con 19 punti e 9 rimbalzi che sfiora la doppia doppia e Seth Curry, 9 punti e 3 assist per il fratello di Steph con un brutto 1/4 dall’arco ma 4/7 dal campo; dalla panchina ottime le prove di Korkmaz e Maxey con 13 e 10 punti con il turco particolarmente efficace al tiro: 66.7%, al pari del camerunese.

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Il miglior marcatore della partita è però tra gli sconfitti: Bradley Beal mette a segno 33 dei 95 punti dei suoi con un buon 14/28 al tiro ma un brutto 1 su 6 da tre; per il numero 3 classe ’93 anche 4 rimbalzi e 3 assist, numeri che non sono bastati ai suoi nonostante la doppia doppia del compagno Westbrook che in quasi 30 minuti segna 10 punti, fa segnare per 11 volte e conquista 6 rimbalzi, non bene però la sua serata al tiro con un 2 su 10 dal campo.

Bene il giovane Rui Hachimura, leader dei suoi nel fondamentale dei rimbalzi con 7, e bravo anche nella metà campo offensiva con 11 punti; dalla panchina, Smith e Gafford segnano rispettivamente 10 e 11 punti con il secondo che effettua anche 6 rimbalzi.

Tiri da 3 decisivi durante il match con Washington che sui 22 tentati fa canestro solamente 2 volte e i Sixers che vanno a segno 9 volte su 21 e bravi nei rimbalzi difensivi dove conquistano palla 37 volte contro le 27 della squadra della capitale americana, brava nello stesso fondamentale ma nell’altra metà di campo con 13 rimbalzi conquistati contro 8.

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Da segnalare un brutto episodio capitato al recordman di triple doppie della storia Nba: mentre Westbrook stava uscendo dal campo dopo essersi infortunato alla caviglia, sospetta slogatura, il numero 0 è stato colpito da un pacchetto di popcorn lanciato da un tifoso di casa che ha scatenato le ire dell’ex Houston e Okc, trattenuto a stento dallo staff della propria squadra e dalla sicurezza; subito dopo l’uomo è stato identificato ed espulso dall’arena con conseguente annullamento dell’abbonamento e divieto di accesso allo stadio a tempo indeterminato.

Atlanta Hawks @ New York Knicks– Giocata successivamente la Gara 2 tra New York e Trae Young, il giovane playmaker della squadra ospite che è stato preso di mira da tutti i tifosi newyorkesi dopo la prima sfida per il suo modo di giocare e fischiato all’entrata in campo: una sfida di nervi che ha visto vincere la squadra di casa, ma il giovane 22enne texano ha messo a segno 30 punti, ognuno dei quali è stato accolto con fischi e urla da un Msg che si è fatto sentire.

La partita si mette subito bene per gli Hawks con il primo quarto che vede la squadra ospite in vantaggio di 7 e il secondo di 6 con un totale, a fine primo tempo, di 57-44 per Atlanta; nel terzo e quarto quarto avviene però la rimonta della squadra della grande mela con un Derrick Rose che esce dalla panchina e in 38 minuti mette a segno 26 punti guidando la rimonta con il parziale del terzo quarto che dice 32-18 New York e il quarto 27-15, sempre Knicks.

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Come detto, per Atlanta sugli scudi Trae Young che oltre ai punti suoi fa segnare i compagni con 7 assist ma soprattutto un 11/20 dal campo e 4/7 da tre e 100% ai tiri liberi, dati che dimostrano che la stella degli Hawks non abbia poi sofferto il clima ostile nella Mecca del basket; bene anche Capela, leader difensivo con 12 rimbalzi e 5 blocchi, poi bene Bogdan Bogdanovic, 18 punti ma una pessima serata da 3: 2 messe a segno sulle 13 tentate.

Dalla panchina il migliore è Huerter con 10 punti e 5 rimbalzi, Danilo Gallinari invece in quasi 30 minuti sul parquet segna 6 punti, fa 5 rimbalzi ed effettua 4 assist, non abbastanza in una serata contraddistinta da poca precisione: 2 su 10 dal campo e 2 su 9 da tre, rivedibile il “Gallo”.

Per la squadra di cui è tifoso Spike Lee il miglior marcatore è D-Rose come detto, bene anche il neo Most Improved Player Julius Randle con una doppia doppia che parzialmente lo riabilita dopo una Gara 1 in chiaroscuro: 15 punti e 12 rimbalzi ma sente forse la tensione con 5 tiri dentro il cesto sui 16 tentati; stessi punti segnati per Reggie Bullock che è il più preciso del quintetto titolare dall’arco: 57.1% frutto di 4 triple messe a segno sulle 7 tentate.

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Bene anche il canadese Rj Barrett, 13 punti e 8 assist in 25 minuti e rotti, cifre simili anche per l’ex Warriors Alen Burks che dalla panchina fa 11 punti e 8 rimbalzi in quasi 30 minuti e bene il figlio della città Obi Toppin, che in 11:39 fa 8 punti tra cui una schiacciata su assist del primo che ha fatto esplodere il Madison Square Garden.

New York è in fermento per il ritorno dei Knicks ai playoff dove la squadra dell’attuale coach Thibodeau è tornata a vincere dopo 8 anni, ma questo ha portato oltre agli sfottò verso Trae Young, anche da parte del sindaco della città, un brutto episodio: durante il match un tifoso ha sputato in direzione del classe ’98, che non si è accorto di nulla nel momento e che successivamente ha optato per non denunciare il secondo tifoso di serata espulso da un’arena Nba.

Memphis Grizzlies @ Utah Jazz– La serie torna in pareggio grazie alla vittoria dei padroni di casa trascinati dal ritorno in campo dell’All Star Donovan Mitchell e da una serata particolarmente prolifica del quintetto titolare, tutto in doppia cifra insieme ai due candidati al premio come miglior 6° uomo della stagione: Joe Ingles e il vincitore del premio, Jordan Clarkson.

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Gli ultimi due hanno messo a segno rispettivamente 14 e 16 punti con l’australiano in serata di grazia: 3 rimbalzi e 3 assist da contare insieme ai 3 tentativi tutti eseguiti con successo da 3; per l’americano invece 16 punti con 6 rimbalzi, brutta serata al tiro se non dalla lunetta dove ha messo a segno tutti e 3 i liberi avuti a disposizione in 22 minuti di gioco.

Del quintetto titolare, il migliore è proprio il rientrante Mitchell, che ha giocato solo 25 minuti, concordati con lo staff medico, poi bene il secondo violino Jazz con il francese Gobert autore di una doppia doppia da 21 punti, 13 rimbalzi oltre che a un ottimo 9/11 al tiro; bene l’ex di turno Mike Conley, la terza All Star della prima testa di serie del gruppo Ovest, autore di 15 assist e 20 punti, spesso e volentieri segnati dopo dei pick and roll, marchio di fabbrica del numero 10 che proprio a Memphis aveva dato sfoggio di tale abilità con Marc Gasol, indifendibili dai Grizzlies, bucati in sei diversi modi con tale tecnica.

Infine, O’Neale da 14 punti e 8 rimbalzi e Bojan Bodganovic con 18 punti messi a segno aiutano Utah a vincere, dopo due quarti contraddistinti da due parziali a senso unico, 36-27 il primo e 38-27 il secondo, un terzo negativo con un parziale da 43-29 per gli ospiti che nel 4° quarto perdono 38-32.

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Terzo quarto che aveva acceso le speranze a Memphis che dopo due quarti quasi mortali non si arrende con Ja Morant in grande spolvero: la giovane point guard a disposizione di Coach Jenkins che ha trascinato i propri compagni ai playoff dopo i Play-in, realizza 47 punti con 7 assist, tirando bene dal campo con 15 canestri su 26 tiri, meno bene dall’arco con 2 triple realizzate su 7 tentate e 15/20 dai tiri liberi; Memphis si è però dovuta arrendere anche per il divario tra le due panchine con da una parte due “sesti uomini dell’anno” e dall’altra una panchina da 14 punti totali nonostante i 5 ingressi, con Melton che è il migliore con 7 punti e 4 rimbalzi in 17 minuti in campo.

Tra i titolari, bene Dillon Brooks, oramai una certezza, con 23 punti e un buon 10/14 dal campo, poi il centro Valanciunas con 18 punti e 6 rimbalzi, leader del fondamentale insieme a Kyle Anderson, 11 punti, 3 assist e 4 palle rubate per l’ex Spurs, infine JJJ: Jaren Jackson Jr. fa 16 punti.

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