Risultato finale
La tredicesima tappa incorona Giacomo Nizzolo, il corridore della Qhubeka-Assos: per lui si tratta della prima vittoria in carriera in una corsa da tre settimane.
In seconda posizione si classifica Edoardo Affini (Jumbo-Visma), che ha provato a sorprendere il gruppo con un’accelerazione a circa 600 metri dall’arrivo ma, dopo aver guadagnato qualche metro, il mantovano è stato riacciuffato e superato negli ultimi 30 metri dal campione europeo.
Sul podio anche Peter Sagan (Bora-Hansgrohe), terzo e sempre più maglia ciclamino.
In top ten ci sono anche altri italiani: quarto Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation), sesto Stefano Oldani (Lotto Soudal), settimo Andrea Pasqualon (Intermarché-Wanty Gobert-Matériaux) e nono Elia Viviani (Cofidis).
Nessun cambiamento, tuttavia, nella classifica generale: Egan Bernal (Ineos-Grenadiers) mantiene la maglia rosa in attesa della tappa di domani, con arrivo in cima al Monte Zoncolan.
Presentazione
Quest’oggi la tredicesima tappa del Giro d’Italia 2021 recita così: la Ravenna-Verona di 198 chilometri. Quella odierna sarà l’ultima chance ad hoc per i velocisti del gruppo della Corsa Rosa che, con ogni probabilità, avranno in mano le redini della corsa sin dalle prime battute.
Si tratta di una appa di pianura dedicata a Dante Alighieri nel settecentesimo anniversario dalla sua morte. Si parte da Ravenna, dove riposa in Sommo Poeta, per percorrere tutta la pianura del Ferrarese, del Polesine e del Mantovano fino a Verona, dove Alighieri visse in esilio. Qui avverrà un più che probabile sprint di gruppo.
Si transiterà anche da Bagnolo Po, terra di Learco Guerra che 90 anni fa indossò la prima Maglia Rosa della storia. Sono presenti due traguardi volanti: il primo a Ferrara, al chilometro 67,5, e il secondo a Bagnolo San Vito al chilometro 144,6. Finale totalmente pianeggiante su Corso Porta Nuova, a due passi dall’Arena di Verona.
Dopo i ritiri di Caleb Ewan e Tim Merlier, l’Italia ha davanti a sé un’occasione d’oro in primis con il padrone di casa del giorno Elia Viviani (Cofidis), che non vorrà di certo mancare all’appello sulle sue strade, e soprattutto il giorno dopo l’elezione del veronese come portabandiera del nostro Paese alle Olimpiadi di Tokyo. Ghiotta occasione anche per il campione europeo e nazionale Giacomo Nizzolo (Qhubeka Assos) e per Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation), gli eterni piazzati di questo Giro.
Contro di loro un agguerrito Fernando Gaviria (UAE Team Emirates), che finora è sempre andato vicino alla vittoria ma sbagliando un po’ i tempi, e il duo della Jumbo-Visma formato da Dylan Groenewegen e David Dekker; ma soprattutto il trionfatore di Foligno, il tre volte campione del mondo Peter Sagan (Bora-hansgrohe). Concludiamo con dei possibili outsider che potrebbero sorridere ai colori azzurri e che finora si son sempre ben comportati in volata, ossia Matteo Moschetti (Trek-Segafredo), Andrea Pasqualon (Intermarché Wanty Gobert), Filippo Fiorelli (Bardiani CSF Faizané) o Stefano Oldani (Lotto Soudal).