Egan Bernal vince la nona tappa del Giro d’Italia sul difficile arrivo di Campo Felice, con gli ultimi 1.500 metri in sterrato.
Geoffrey Bouchard, tra i fuggitivi di giornata, viene raggiunto dal compagno di sortita Boweman nell’ultimo chilometro, ma entrambi sono riassorbiti nel finale da uno scatenato Bernal che parte nell’ultimo chilometro e arriva in solitaria a braccia alzate davanti a Giulio Ciccone e Aleksander Vlasov, staccati di 7 secondi.
A 10 secondi Remco Evenepoel e Daniel Martin, mentre rimane attardata la ex maglia rosa Attila Valter che cede il primato al colombiano della Ineos.
Ora Bernal guida in classifica generale con 15 secondi su Evenepoel, 21 su Vlasov e 36 su Giulio Ciccone. Vincenzo Nibali è 16esimo a 2’12.
Una mini rivoluzione nelle posizioni, senza scossoni di rilievo a livello cronometrico. Anche se il colombiano ha dimostrato di essere il più in forma al momento, coadiuvato da una squadra fortissima (strepitoso il lavoro di Gianni Moscon sullo sterrato finale).
Giro d’Italia 2021 – Stage
@Eganbernal wins in Campo Felice
@Eganbernal vince a Campo Felice!#Giro pic.twitter.com/jBc97bkqfg— Giro d’Italia (@giroditalia) May 16, 2021
Oggi la nona tappa del Giro d’Italia, ancora salite nei 158 chilometri da Castel di Sangro a Campo Felice.
Un tappone appenninico interamente in territorio abruzzese, con numerose salite di cui quattro classificate Gran premio della montagna, e con l’insidia di un arrivo su strada sterrata.
Si tratta dunque di una frazione che potrebbe portare scossoni in classifica generale.
Il tratto dalla partenza fino a Celano affronta una serie di salite lunghe su strade di media dimensione con discese in alcuni tratti impegnative.
Dopo Celano si scala il Gpm di Ovindoli che immette nella Piana delle Rocche. Il percorso diventa meno impegnativo fino a Rocca di Cambio dove si svolta per Campo Felice e dove inizia la salita finale, lunga 6 chilometri.
Da segnalare tra i 3 km e i 2 km all’arrivo una lunga galleria illuminata dopo la quale iniziano i 1.600 metri finali interamente su sterrato con pendenze che negli ultimi 500 m toccano punte del 14%.