Si prova a ripartire in Italia con lo sport: sembrano passati anni luce da quando sentivamo le grida dei tifosi o da quando potevano sentire l’odore del cloro.
Vaccini permettendo, l’Italia si avvia verso una fase di riaperture dopo i mesi di restrizioni causa Covid.
Tra i settori che finalmente potranno tornare alla semi-normalità c’è anche quello dello sport, professionistico e amatoriale. Come già anticipato nei giorni scorsi per quanto riguarda il tifo gli Europei saranno il nuovo inizio: il Governo ha dato il via libera il 25% degli spettatori nelle quattro partite all’Olimpico di Roma (gironi e quarto di finale).
Ma le novità non si fermano qui.
In un incontro tenutosi giovedì tra la sottosegretaria allo Sport, Valentina Vezzali e il presidente della Figc, Gabriele Gravina, si è discusso sulle possibili riaperture degli stadi per i tifosi nelle ultime due giornate di campionato e nella finale di Coppa Italia (prevista per il 19 maggio).
Non si è parlato di numeri certi, ma si vocifera di 1000 persone. Un numero esiguo, ma che avrebbe un forte valore simbolico, soprattutto in vista della prossima stagione.
In ogni caso potrà accedere agli impianti solo chi è vaccinato, chi ha già avuto il Covid o chi potrà esibire un tampone rapido negativo effettuato poche ore prima del match in questione.
In vista del nuovo decreto, il Governo si riunirà oggi con i tecnici del Cts. Per quanto riguarda palestre e piscine la data più ottimistica è il 3 maggio, quella più realistica il 10.
In ogni caso dovrebbe valere anche per le zone rosse, purchè si rispettino i rigidi protocolli sanitari, ovvero tamponi periodici per il personale non vaccinato, ingressi regolamenti, rilevamento della temperatura e armadietti singoli.
Il primo test di peso per il tennis saranno gli Internazionali d’Italia al Foro Italico del prossimo 9 maggio, data di inizio del tabellone principale.
Lo scorso anno furono garantiti 1000 spettatori alle semifinali e finali, quest’anno si punta a 4000 al giorno per tutta la durata del torneo.