Ad affermarlo la primatista mondiale in carica nei 200 metri sulle frequenze di Retesport, Radio Roma Capitale e Radio Sei: “Sappiamo perché si parla soprattutto del calcio in questo momento di emergenza: ci sono tanti interessi dietro ed è lo sport più importante d’Italia. La mia era una provocazione: il calcio deve ripartire, ma gli altri sport? La mia ovviamente è una provocazione, ma mi sento un po’ la portavoce degli altri sport”.
Ed ha sottolineato: “In questo momento siamo tutti fermi, dagli sport individuali agli sport di squadra: per noi più che tornare a gareggiare sarebbe invece importantissimo tornare ad allenarsi. E per il nuoto sicuramente è più semplice farlo. Per noi è dura stare fuori dall’acqua per tanto tempo. Dopo un mese e mezzo cerchiamo di mantenere il fiato in ogni modo: anche correndo intorno al tavolo”.