“Pronto Shelby, sono Steph” è iniziata con queste parole la videochiamata nell’ospedale Summit Medical Center di Oakland in California.
Il campione ha voluto rivolgere parole di ringraziamento e gratitudine nei confronti della fan trentaduenne che ogni giorno si reca in ospedale per svolgere il proprio lavoro di infermiera: “Non potrò mai ringraziare abbastanza Dio per quello che stai facendo, per l’altruismo, il sacrificio e per il cuore che riversi ogni giorno nel tuo lavoro e per ciò che fai. Ti adoro”.
Shelby Delaney, che si era recata in turno, come ogni giorno, con la canotta del suo idolo sotto al camice, ha spiegato il perché di questa scelta: “Le ultime settimane sono state caotiche e piene d’incertezza, i casi di coronavirus continuavano a salire e le risorse ospedaliere piano, piano diventavano sempre più scarse. Mi sono sentita impotente e a terra. Ed è in quel momento che avevo bisogno di arruolare il mio guerriero interiore, Curry. Ho iniziato ad indossare la maglia di Steph sotto al camice e ai miei indumenti da laboratorio e ciò mi è servito a trovare stabilità e forza di reagire e andare avanti”.