Prometteva di essere una serie già scritta quella tra Cleveland Cavaliers e Golden State Warriors, campionesse nelle rispettive Conference e approdate alle NBA Finals, ma come al solito un fenomenale LeBron James non è sembrato essere d’accordo. A spuntarla è stata comunque Golden State, ma che fatica: James ha tirato fuori dal cilindro 51 punti, massimo in carriera in una serie delle Finals, conditi da 8 assist e 8 rimbalzi. Una prestazione irreale, ma che non è bastata: a sbarrare la strada ai Cavaliers ci ha pensato il solito Steph Curry, che mette a segno 29 punti, 9 assist e 6 rimbalzi e soprattutto centra canestri pesanti come macigni. A dir la verità il caso della serata veste i panni di JR Smith, che dopo aver conquistato il rimbalzo in seguito ad un libero sbagliato da Hill cerca di addormentare il gioco andando verso il centro del campo con 4 secondi e mezzo sul cronometro, convinto di essere in vantaggio. Peccato che il punteggio reciti 107 pari e che Smith se ne accorga troppo tardi, trascinando la partita ad un overtime che poteva essere evitato. Comprensibile la reazione incredula di James, un potenziale colpo da KO sprecato così all’Oracle Arena può rivelarsi fatale. E infatti così è, perché a far propria gara 1 alla fine sono gli Warriors con il punteggio finale di 124-114, raggiunto grazie al parziale di 17-7 nel tempo supplementare. Sarà dura ora per i Cavaliers rialzarsi da una simile batosta al morale, ma niente è ancora scritto: le NBA Finals sono appena cominciate.
Super James, disastro Smith: gara 1 va agli Warriors di Steph Curry
Non basta la miglior prestazione di LeBron di sempre nelle Finals per evitare a Cleveland la sconfitta. Curry sugli scudi, JR commette un errore imperdonabile: partita dai mille volti
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1 Giugno 2018 - 18.43
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