Girone A
Portogallo 11 punti (5 partite giocate), Serbia 11 (5), Lussembrugo 6 (4), Irlanda 2 (5), Azerbaigian 1 (5).
Due le partite giocate in questa pausa dalla Nazionale lusitana, contro l’Irlanda in casa e l’Azerbaigian a Baku: due vittorie su due con la doppietta di Ronaldo ai britannici nel 2-1 complessivo e la vittoria senza di lui contro l’ultima classificata per 3-0 grazie ad un reparto offensivo da anni in costante miglioramento con i goal di Bernardo Silva, Andre Slva e Diogo Jota.
La Serbia ha invece giocato contro Lussembrugo, sconfitto 4-1 con la doppietta di Mitrovic, e contro l’Irlanda, contro cui ha pareggiato 1-1 con il goal di Milinkovic-Savic e l’autogoal del fiorentino Milenkovic; per la squadra di Stojkovic 12 reti segnate in 5 partite che rendono gli slavi la squadra più prolifica del girone grazie al capocannonere, insieme a Depay a quota 7 reti, di queste qualificazioni: il classe ’94 Aleksandar Mitrovic, attaccante ora al Fulham ed ex Newcastle, Anderlecht e Partizan Belgrado, già autore di 10 goal in 10 presenze nelle qualificazioni per gli Europei.
Girone B
Spagna 13 (6), Svezia 9 (4), Grecia 6 (4), Kosovo 4 (5), Georgia 1 (5).
In testa al girone ci sono le Furie Rosse che, nonostante il passo falso di giovedì scorso con la sconfitta a Solna contro la Svezia di Isak e Claesson, mantiene un certo distacco sulla Nazionale scandinava grazie alla sorprendente sconfitta degli svedesi ieri contro la Grecia per 1-2 ad Atene; per la Nazionale di Andersson due partite ufficiali giocate nell’ultima settimana mentre per gli uomini di Luis Enrique domenica e ieri sfide contro Georgia e Kosovo, sconfitte rispettivamente per 4-0 e 2-0.
Nel girone l’unica a non aver mai perso è quindi la Grecia dell’olandese van’t Schip, capace di fermare le prime due ma di pareggiare per 1-1 contro le inseguitrici, e al centro di un lento ma inesorabile processo di rinnovamento dopo che, a seguito della sorprendente vittoria continentale del 2004, non sono più arrivati risultati degni di nota.
Girone C
Italia 14 (6), Svizzera 8 (4), Irlanda del Nord 5 (4), Bulgaria 5 (5), Lituania 0 (5).
La squadra campione d’Europa comanda il girone con 6 punti di vantaggio e due partite in più rispetto alla seconda, dopo aver vinto ieri contro la Lituania e aver pareggiato le sfide di Domenica e giovedì scorso contro la stessa Svizzera e la Bulgaria, risultati che avrebbero potuto tingere di grigio un percorso fino a quel momento roseo e netto con la sfila di 2-0 rifilati a Irlanda del Nord, Bulgaria e Lituania a Marzo.
La Svizzera di Yakin, subentrato a Petkovic andato al Bordeaux dopo l’ottimo Europeo in cui i rossi sono stati capaci di eliminare la Francia campione del mondo e vice-campione d’Europa, ha giocato due partite nell’ultima settimana, pareggiandole entrambe per 0-0 con il rigore sbagliato ieri a Belfast di Seferovic che avrebbe potuto cambiare ulteriormente i discorsi qualificazione.
Girone D
Francia 12 (6), Ucraina 5 (5), Finlandia 5 (4), Bosnia ed Erzegovina 3 (4), Kazakistan 3 (5).
Dopo il buon europeo con Shevchenko culminato ai quarti con la sconfitta per 4-0 a Roma contro l’Inghilterra, la Nazionale ucraina ha cambiato guida con Petrakov a sostituire l’ex bomber del Milan e della Dinamo Kiev: due partite e due pareggi con il 2-2 ad Astana che ha visto un finale al cardiopalma con il secondo vantaggio ucraino al 93° minuto e il pareggio tre minuti dopo dei padroni di casa, e l’1-1 di sabato scorso contro la Francia, la quale ha pareggiato in casa anche tre giorni prima contro la Bosnia ed Erzegovina per 1-1 e ha vinto ieri l’altro contro la Finlandia grazie alla doppietta di Griezmann.
Un girone che, in quanto a differenze reti è particolarmente equilibrato a differenza dei precedenti con la prima a +5 (8 goal fatti e 3 subiti), mentre la seconda è a 0 (6 e 6), con Finlandia (4 e 5) e Bosnia (5 e 6) con -1, infine il Kazakistan con 5 reti segnate e 8 subite.
Girone E
Belgio 16 (6), Repubblica Ceca 7 (5), Galles 7 (4), Bielorussia 3 (5), Estonia 1 (4).
Percorso netto della Nazionale di Martinez, l’unica del gruppo a non aver mai perso, con 5 vittorie e 1 pareggio ma sopratutto 21 reti segnate e solamente 4 subite: un tritatutto che ha nel proprio numero 9 Lukaku il capocannoniere con 5 goal, tra cui le 2 segnate settimana scorsa nel 5-2 rifilato all’Estonia a Tallinn e 1 nel tris alla Repubblica Ceca di Domenica, con la vittoria ieri contro la Bielorussia per 1-0 grazie a Praet, con il centravanti del Chelsea assente.
Al secondo posto del girone la quasi cenerentola dell’Europeo terminato ai quarti contro l’altra cenerentola, la Danimarca, che ha giocato due gare ufficiali nell’ultima settimana e oltre alla sconfitta contro il Belgio ha vinto contro i bielorussi 1-0 grazie al veronese Barak; bielorussi sconfitti in 3 partite su 3 con la seconda arrivata contro il Galles in rimonta grazie alla tripletta di Gareth Bale che per due volte ha colpito dal dischetto per il momentaneo 1-0 e il 2-2 per segnare al 94esimo minuto il goal della vittoria.
Vittoria importante quella dei gallesi che raggiungono i secondi ma con una gara in meno e la differenza reti che premia Shick e compagni grazie alle 8 reti segnate e alle 7 subite, mentre per i gallesi 5 goal fatti e subiti.
Girone F
Danimarca 18 (6), Scozia 11 (6), Israele 10 (6), Austria 7 (6), Isole Faroe 4 (6), Moldavia 1 (6).
6 partite giocate, 22 reti segnate, 6 vittorie e 0 goal subiti: questo il ruolino di marcia della Nazionale capitanata da Simon Kjaer, anche a segno martedì contro Israele nel sonoro 5-0, che oltre alla vittoria di ieri l’altro ha battuto sabato con un goal di scarto le Isole Faroe e ha vinto per 2-0 mercoledì 1 contro la Scozia, seconda e vincente due gorni fa in Austria per 1-0, risultato fotocopia della partite di tre giorni prima in casa contro la Moldavia.
Male l’Austria che dopo l’Europeo terminato ai supplementari dell’ottavo di finale contro gli Azzurri ha vinto mercoledì scorso contro la Moldavia ma ha poi perso sabato scorso 5-2 contro Israele dell’ex Palermo ora al Psv Zahavi, autore di 6 reti fino a questo momento nelle qualificazioni.
Girone G
Olanda 13 (6), Norvegia 13 (6), Turchia 11 (6), Montenegro 8 (6), Lettonia 5 (6), Gibilterra 0 (6).
Depay con 7 reti, Haaland con 5 e Yilmaz con 4 sono tra i principali bomber della competizione e sono tutti in questo girone in cui si segna tanto dato i 22 goal della prima, 12 della seconda e 16 della terza; la prima è l’Olanda del nuovo vecchio allenatore Van Gaal che ha fatto dimenticare il 3-5-2 di De Boer tornando al 4-3-3 con risultati positivi dato che, dopo l’1-1 contro la Norvegia di mercoledì 1, sono arrivate le vittorie per 4-0 e 6-1 contro Montenegro e Turchia con l’ex Psv e Lione ora al Barcellona a segno rispettivamente per due e tre volte, raggiungendo a quota 33 segnature con gli Oranje Johan Cruijff.
Se l’Olanda e la Turchia sono chiamate ad un nuovo corso dopo un Europeo molto al di sotto delle proprie aspettative, la Nazionale scandinava sta cominciando a raccogliere i frutti del nuovo corso verde che doveva ancora esordire in Nazionale prima dei precedenti Mondiali e che ha mancato di poco la qualificazione alla recente rassegna continentale: con un anno di esperienza in più la Nazionale di Solbakken sembra pronta al grande salto, trascinata dal 2000 Haaland, sempre a segno nelle tre partite giocate nell’ultima settimana, con la rete del pareggio contro l’Olanda nell’1-1 di Oslo, su rigore per il vantaggio a Riga nel 2-0 complessivo e autore di una tripletta ieri l’altro in casa contro Gibilterra.
Girone H
Croazia 13 (6), Russia 13 (6), Slovacchia 9 (6), Slovenia 7 (6), Malta 4 (6), Cipro 4 (6).
Al primo posto ex-aequo due squadre che questa estate all’Europeo hanno deluso e che stanno cercando di dare nuova linfa ad un corso che negli anni precedenti, al Mondiale 2018 i croati e all’Europeo 2008 i russi, sembra aver raggiunto il massimo con difficotà a ripetersi allo stesso livello.
La Croazia in una settimana ha giocato proprio contro la seconda pareggiando 0-0 per poi vincere nella capitale slovacca 1-0 e 3-0 in casa contro la Slovenia mentre la Russia di Karpin, nuovo commissario tecnico dal 23 Luglio dopo buone stagioni al Rostov, ha vinto sabato scorso a Cipro e martedì a Mosca contro Malta sempre per 2-0 con un nuovo sistema di gioco che prevede il 4-3-3 con il ritorno del numero 9 Smolov e un ruolo di rilievo dato all’atalantino Miranchuk.
Da sottolineare inoltre il lavoro dell’italiano Devis Mangia, ex Varese, Palermo e Italia Under 21, dal 2019 alla guida di Malta, che aveva vinto solo una partita su 26 nei due anni precedenti, capace di portare 7 risultati utili consecutivi con 5 vittorie in 14 partite e, con la vittoria il 1° Settembre contro Cipro per 3-0 che ha portato i punti conquistati in 6 partite a 4, la Nazionale maltese è a 1 punto dal proprio record all-time in un girone di qualificazione ai Mondiali.
Girone I
Inghilterra 16 (6), Albania 12 (6), Polonia 11 (6), Ungheria 10 (6), Andorra 3 (6), San Marino (6).
Alla guida di un girone con ben 3 allenatori italiani ed uno che ha giocato e allenato in Italia c’è la Nazionale dei Tre Leoni trascinati da Harry Kane, 5 goal fino a questo momento nelle qualificazioni e salito al 5° posto nella classifica dei migliori marcatori dell’Inghilterra con 41 reti segnate in 64 presenze, con Rooney distanziato di 12 lunghezze.
Il capitano dell’Inghilterra e del Tottenham ha segnato in tutte e tre le partite giocate nell’ultima settimana, dal 4-0 in Ungheria una settimana fa al goal dell’iniziale vantaggio ieri in Polonia nell’1-1 complessivo passando per il rigore segnato domenica a Wembley contro Andorra, a cui hanno partecipato anche Lingard con una doppietta e Saka.
Quando mancano 4 partite alla fine al secondo posto c’è l’Albania di Edy Reja acui è affidato il compito di guidare la nuova generazione di talenti, tra cui il ’99 Bajrami dell’Empoli, l’ex Inter Manaj ora allo Spezia classe 1997, l’ex Chelsea Broja del 2001, e il 2000 Kumbulla a guidare spesso e volentieri la difesa a 3 o 4 con gli “italiani” Djimsiti, Ismajli e Hysaj davanti a Strakosha o il secondo portiere del Torino Berisha, titolare contro la Polonia e l’Ungheria.
Dietro alla Polonia di Paulo Sousa c’è l’Ungheria di Marco Rossi che dopo il buon Europeo non ha intenzione di smettere di stupire potendo usufruire nuovamente del numero 10 Szoboszlai, assente però per metà partita nell’unica vittoria nell’ultima settimana della Nazionale magiara, contro Andorra; a chiudere il girone San Marino del tecnico nativo di Rimini Franco Varrella.
Girone J
Germania 15 (6), Armenia 11 (6), Romania 10 (6), Macedonia 9 (6), Islanda 4 (6), Liechtenstein 1 (6).
Prima di questa sosta al comando del girone c’era l’Armenia di Mkhitaryan con 9 punti in 3 partite giocate seguita dalla Germania a 6 punti con lo stesso numero di partite a seguito della sconfitta in casa per 1-2 contro la Macedonia: dopo una settimana e tre match giocati, la situazione è ben diversa con la Nazionale teutonica che con Flick al comando ha vinto creando tanto e non subendo visti lo 0-2, 6-0 e 0-4 rifilati all’ultima, alla seconda e alla penultima con Werner sempre a sgno nelle tre partite.
Si trova quindi ad inseguire l’Armenia che una settimana fa ha pareggiato 0-0 contro la Macedonia e ieri 1-1 contro il Liechtenstein, lasciando scappare la Germania; se da una parte le nuove generazioni sembrano abbiano dato nuovo slancio alle nazionali di Armenia e Romania, in Islanda sembra che si sia arenato il progetto tecnico che aveva portato la piccola Nazionale scandinava a sorprendere in Europa, a seguito anche degli scandali che hanno coinvolto il giocatore con maggior talento ed esperienza come Sigurdsson e l’attaccante Sightorsson per il quale scandalo l’intera dirigenza della Nazionale ha rassegnato le dimissioni.
Argomenti: Calcio