Una domenica sportiva come non la si viveva da tanto tempo per l’Italia.
Ci sarà da andarsi a conquistare la terra d’Albione: due imprese titaniche che se riuscissero potrebbero lanciare nel mondo l’Italia nel 2021: dopo mesi difficili lo Stivale sembra riuscire a risorgere.
Nel campo musicale, i Maneskin hanno conquistato le vette della classifica mondiale rendendoci orgogliosi, ma adesso tocca agli sportivi.
Si parte domenica pomeriggio con la finale sul verde di Wimbledon, e la sfida è titanica: Berrettini sfiderà Djokovic, il numero uno del mondo.
Un percorso esaltante per il tennista romano, il migliore per noi in classifica e con un tennis che sta caricando anche i lord inglesi che lo vanno a vedere sul centrale. Sarà durissima, ma siamo lì a giocarcela, e in questo senso non è da sottovalutare l’aspetto patriottico: l’uno potrebbe caricare l’altro, l’Italia.
Già perché la sera tocca agli Azzurri di Mancini, e la sfida sembra essere complicata: servirà un match di quelli tosti contro un muro di 60mila inglesi pronti a gridarci contro al coro “It’s coming home”.
Ma dalla nostra parte siamo pronti ad avere una piccola parte della Gran Bretagna.
Scozia e Inghilterra si sono ritrovate nella fase a gironi di Euro 2020, in un match terminato 0-0, unico punto conquistato dalla nazionale biancoblù nella rassegna continentale salutata dopo sole tre gare.
I tifosi scozzesi hanno visto l’Inghilterra vincere il proprio raggruppamento con i successi su Repubblica Ceca e Croazia e proseguire una marci senza intoppi verso la finale, con le eliminazioni, in serie, di Germania, Ucraina e Danimarca.
Ora, alla vigilia della finale di Wembley contro l’Italia, il quotidiano indipendentista scozzese “The National” esce in edicola con una copertina provocatoria.
Roberto Mancini indossa i panni di William Wallace in “Braveheart”, l’eroe medievale che combatté per la liberazione dal dominio inglese.
“Salvaci Roberto – si legge nel titolo -, sei la nostra ultima speranza”. E sotto “Non possiamo sorbirci altri 55 anni di menate…”, in riferimento all’unico trionfo internazionale dell’Inghilterra, risalente ai Mondiali del 1966.