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Caso Mayorga, il processo per il presunto stupro di Cristiano Ronaldo verso l'archiviazione

Rilevata una irregolarità nella denuncia dell'ex modella Kathryn Mayorga, che accusa di violenza il portoghese in un episodio del 2009 a Las Vegas

Caso Mayorga, il processo per il presunto stupro di Cristiano Ronaldo verso l'archiviazione
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8 Ottobre 2021 - 15.22


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Un caso che aveva fatto discutere ampiamente e che sembra essere vicino a una soluzione.

Il processo che riguardava Cristiano Ronaldo, accusato di violenza sessuale nei confronti della modella Kathryn Mayorga nel 2009 a Las vegas, va verso l’archiviazione.

L’assist arriva dal Nevada, negli Stati Uniti, dove è stata respinta per irregolarità la denuncia presentata dalla presunta vittima.

Lo raccomanda il giudice incaricato nell’ambito della causa civile, davanti alla corte federale dello Stato americano, con cui la donna, oggi 37enne, chiede al cinque volte pallone d’oro un risarcimento fino a 200 milioni di dollari.

I motivi dell’archiviazione – Per il magistrato Daniel Albregts l’accusa è in parte basata su documenti piratati di ‘Football leaks’ che non avrebbero dovuto essere in possesso della donna. Così il giudice accusa l’avvocato di Mayorga, Leslie Stovall, di aver agito in “malafede”. “L’archiviazione del caso di Mayorga a causa del comportamento scorretto del suo avvocato è grave.

Ma purtroppo è l’unica sanzione appropriata per garantire l’integrità del processo giudiziario”, scrive Albregts. Infatti anche se Mayorga cambiasse legale, “la corte non sarebbe in grado di dire quanto del caso si basi solo sui suoi ricordi o se siano stati influenzati dai documenti di Football Leaks”.

I fatti dal 2009 ad oggi – Ronaldo ha sempre negato le accuse di stupro, sostenendo di aver avuto una relazione “completamente consenziente”.

La giustizia americana aveva annunciato nel luglio 2019 che queste accuse non potevano “essere provate oltre ogni ragionevole dubbio”, rinunciando quindi a perseguirlo. Nel giugno 2009 Mayorga aveva chiamato la polizia di Las Vegas per denunciare uno stupro, ma si era rifiutata di rivelare l’identità del presunto aggressore. Il caso era quindi stato chiuso.

Nel 2010 era stata organizzata una transazione privata con i rappresentanti di Ronaldo: 375mila dollari in cambio dell’assoluta riservatezza sui presunti fatti e sull’accordo, e la rinuncia ad ogni causa.

Ma per gli attuali avvocati di Mayorga questo contratto è nullo a causa del disturbo psicologico che affliggeva la donna in quel momento e delle pressioni (di cui non c’è prova secondo il giudice Albregts) esercitate contro di lei. Di qui la richiesta fino a 200 milioni di dollari.

Nell’agosto 2018 Mayorga aveva ripreso i contatti con la polizia di Las Vegas e chiesto la riapertura del suo caso, accusando pubblicamente Ronaldo per la prima volta.

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