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Il Mibact blocca la demolizione dell'Artemio Franchi

In una lettera il ministero risponde all'appello lanciato da alcuni nomi prestigiosi dell'architettura e tifosi viola, la Fiorentina protesta e chiede di abbatterlo

Il Mibact blocca la demolizione dell'Artemio Franchi
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15 Gennaio 2021 - 20.07


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Un braccio di ferro sullo stadio Artemio Franchi di Firenze che vede contrapposti il comune e la società sportiva da una parte e una schiera di cittadini e architetti autorevoli, come Tadao Ando a Norman Foster, contrari alla demolizione dall’altra a cui si è aggiunto  a dare manforte il Ministero dei beni culturali e del turismo.
Proprio quest’ultimo ha espresso parere negativo alla demolizione dello stadio, che ricordiamo ha oltre 90 anni e fu realizzato dall’architetto Pier Luigi Nervi, sollevata dal comune di Firenze e dalla società di calcio, propensi invece a costruirne uno nuovo di zecca.
Ma ciò che più ha fatto irritare l’ultimo contendente è che il Mibact ha dato il placet alla ristrutturazione dello stesso, integrando lo stadio di calcio risalente agli anni ’30 con una copertura congrua e rispettosa dei criteri di costruzione in vigore.
Il presidente della Fiorentina Comiso ha risposto piccato alle sollecitazioni del ministero affermando in una nota: “In riferimento alla comunicazione ricevuta oggi da parte del Mibact a firma del Direttore Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio, Acf Fiorentina comunica che ringrazia tutte le realtà coinvolte, che si sono interessate alla possibile realizzazione di un nuovo stadio per la città di Firenze e i tifosi della Fiorentina nello stesso luogo dove la squadra ha sempre giocato. Con la nuova Legge Salva Stadi credevo che per il calcio italiano specialmente in questo momento di grave crisi per tutto il Paese, il Governo potesse prendere una direzione più utile per il futuro del sistema calcio e l’economia italiana in generale. Purtroppo, vedo che c’è più interesse a conservare una struttura fatiscente di cemento armato di 90 anni che permettere ai tifosi di assistere a un evento sportivo con tutti i servizi moderni e i comfort di uno stadio all’avanguardia che Firenze avrebbe meritato.”

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