Il dolore e la commozione per la morte di Paolo Rossi continua ad affluire sui social e su ogni mezzo di comunicazione.
I suoi amici, prima che compagni di sfide ed avventure calcistiche, si sono riversati in massa per rivolgere un saluto e un pensiero a Pablito.
Il numero 1 della Fifa Infantino ha voluto ricordare gli aspetti più visibili del suo carattere e della sua persona, sottolineando il suo essere esempio di gioia, di rivincita e di generosità, affermando che da parte sua, egli rappresenta un simbolo di orgoglio per tutti gli italiani, aggiungendo un toccante finale al suo comunicato: : “Grazie per le lacrime di gioia che ci hai regalato”
L’ex compagno di gioco in Nazionale Beppe Bergomi ha invece raccontato di come tutto il gruppo che ha partecipato ai Mondiali ’82 abbia appreso questa mattina la notizia della morte del loro amico: “L’ho scritto nella nostra chat stamattina ho detto che ci mancherà il suo sorriso e Tardelli che si è preso l’incarico di fare la corona di tutti noi metterà un riferimento al suo sorriso”
Infine Platini, anch’egli comagno di squadra ma quando Rossi giocava alla Juve, ripercorre invece i momenti più dolorosi e difficili della vita del calciatore, dalla squalifica a causa del calcioscommesse fino ai suoi problemi di salute dovuti al menisco: “Quante ore ha passato sul lettino da massaggio, con il ghiaccio sulle ginocchia…”, aggiungendo: “Paolo è stato un grande giocatore, un grande realizzatore, tutti ricordano il suo Mondiale del 1982. Abbiamo giocato tre stagioni insieme alla Juventus, dal 1982 al 1985, e abbiamo vinto tutto”.
Infantino ricorda Paolo Rossi: "orgoglio per tutti gli italiani"
Nel pomeriggio sono arrivate altre reazioni ma anche aneddoti di suoi compagni di gioco e amici, riguardanti la vita del calciatore fuori e dentro gli stadi.
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10 Dicembre 2020 - 17.33
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