Fa discutere e non poco la morte di Diego Armando Maradona.
Innanzitutto sembra, ormai, accertata la notizia circa l’orario della sua morte, che si aggirerebbe intorno alle 12 (17 locale) e che la causa sia stata un’insufficienza cardiaca acuta, conseguenza diretta di una grave miocardiopatia, che ha generato un esteso edema polmonare.
La polemica che si è alzata, però, nella giornata odierna è partita direttamente dall’ex medico dell’idolo argentino Alfredo Cahe, che riterrebbe il decesso “insolito”, sostenendo che nelle condizioni in cui si trovava Maradona, non avrebbe dovuto per nessuna ragione essere dimesso dall’ospedale in cui era ricoverato, tra l’altro trascorsa solo una settimana da un’operazione del genere.
Continua Cahe: “Avrebbe dovuto avere un medico adeguato accanto, che fosse in grado di assisterlo in caso di emergenze, cosa che evidentemente non è accaduta”.
Infine anche l’avvocato dell’argentino Matias Morla è intervenuto in modo deciso, pretendendo di chiarire e indagare sul ritardo dei soccorsi arrivati solo dopo mezz’ora . Morla ha poi emesso un comunicato in cui si specifica che nelle 12 ore antecedenti alla morte il Diez non avrebbe avuto le attenzioni e i controlli da parte del personale sanitario deputato.
Sicuramente ci saranno evoluzioni nel corso dei prossimi giorni sulla situazione, che sembra destinata a non terminare nel giro di pochi giorni.