In un periodo così complicato, dove quotidianamente il bollettino che monitora l’emergenza sanitaria aggiorna il numero dei decessi, anche il mondo del calcio viene colpito da un grave lutto, questa volta non correlato al coronavirus.
Non ce l’ha fatta purtroppo il giovane Andrea Rinaldi, il 19enne venerdì scorso era stato colpito da un aneurisma celebrale mentre si allenava.
L’ospedale di Varese ha tentato fino all’ultimo di salvarlo ma questa mattina il suo cuore ha smesso di battere.
Ex centrocampista dell’Atalanta Primavera ed impegnato in serie D con la maglia del Legnano, Rinaldi è ricordato da tutti coloro che lo conoscevano come un ragazzo che si faceva voler bene.
“Ci eravamo sentiti qualche giorno fa, io chiamo tutti i ragazzi una volta a settimana e stava bene. Mi ha detto: ‘Mister ha fatto appena in tempo a beccarmi che sto andando in giardino ad allenarmi’. Abbiamo scherzato ed era felice, sorridente, non aveva alcun problema” ha detto scosso il suo allenatore Giovanni Cusatis.
Il suo procuratore ed amico Marco Montesarchio ha pubblicato oggi un post con un video delle immagini più belle di Rinaldi da calciatore: “È una notizia che non vorresti mai dover dare o ricevere anche per chi, come me, ti conosceva solo da un anno. […] “Sei stato sempre corretto e leale con tutti, era il tuo modo di essere dentro e fuori dal campo di calcio. Quel rettangolo verde che era la tua vita! […]”
Al cordoglio si sono unite anche le società di serie A, come Torino e Atalanta. Quest’ultima con un post sui social scrive: […] “Così come in campo eri sempre l’ultimo ad arrenderti, anche stavolta hai lottato con tutte le tue forze per non volare via troppo presto. Ma quel tuo sorriso gentile resterà sempre vivo nel cuore di chi ha avuto la fortuna di conoscerti.”
Ovviamente anche il Legnano, la squadra di Andre Rinaldi, ha espresso un profondo dolore per la scomparsa del giovane: “L’Ac Legnano, il mondo lilla, la città e l’intero universo calcistico, a tutti i livelli, oggi vivono uno dei loro giorni più sconvolgenti. Andrea Rinaldi, il nostro guerriero, ci ha lasciati. Un aneurisma lo ha strappato alla vita a 20 anni non ancora compiuti, nel fiore degli anni, con una vita davanti e con una carriera che prometteva traguardi luminosi. Una tragedia improvvisa e sconvolgente, impossibile anche solo da immaginare”