Era esattamente il 30 aprile 1993, quando durante i quarti di finale del torneo di Amburgo “l’invincibile” Monica Seles venne accoltellata da Gunter Parche, un fan morboso di Steffi Graf, che in quegli anni era l’acerrima rivale dell’ungherese. Con quel gesto, intendeva restituire il primato alla tennista tedesca.
La tennista, all’epoca 19enne, subì un taglio non troppo profondo sulla spalla sinistra, ma la vicenda le provocò un grave shock psicologico, che la indusse ad abbandonare le competizioni per i successivi due anni. Dopo l’aggressione, decise di non mettere mai più piede in terra tedesca.
La stessa Steffi Graf, che dopo lo stop forzato della Seles tornò in vetta alle classifiche, fu molto colpita dall’accaduto: “Non è facile per me convivere con la consapevolezza di essere numero 1 perché lei è stata aggredita”, dichiarò.
L’anno del suo ritorno ebbe l’occasione di scontrarsi di nuovo con Steffi Graf nella finale degli Us Open, uscendo sconfitta. La sua competitività, anche a causa dei disturbi alimentari che la colpirono negli anni non fu più la stessa, anche se riuscì a vincere la medaglia di bronzo nelle Olimpiadi di Sidney del 200 e la Fed Cup con gli Stati Uniti (da naturalizzata) nel 1996, 1999 e 2000.
Vista la sua giovane età e il suo numero di titoli vinto, viene ancora oggi considerata da molti la tennista più forte di sempre, capace di essere n.1 del ranking femminile per 158 settimane, vincendo nove titoli del Grande Slam.
La sua ultima partita è stata al Roland Garros nel 2003, ma il ritiro ufficiale è avvenuto nel 2008, a 34 anni.
Un’aggressione di un pazzo le sconvolse la vita, togliendole la capacità di diventare la tennista più vincente della storia e, probabilmente, anche la possibilità di vivere una vita serena.
Monica Seles, esattamente 27 anni fa l'aggressione durante un match ad Amburgo
Nel 1993, la tennista n.1 al mondo venne aggredita da uno squilibrato durante un match di un torneo di Amburgo. Dopo l'accaduto non fu più la stessa di prima
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30 Aprile 2020 - 13.59
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