Al mito di Muhammad Alì si aggiunge anche un celebre antenato: Archer Alexander, raffigurato nientemeno che con Abraham Lincoln nella famosa statua dell’Emancipation Memorial di Washington.
Alexander era uno degli eroi afroameircani che combatterono contro la schiavitù: a fare la scoperta la famiglia di Alì e anch’egli icona del movimento per i diritti civili degli afroamericani. Alexander lottò
gran parte della sua vita per la sua libertà e per quella di tutti gli afroamericani. Una causa, quella dei diritti dei neri, a cui dedicò tutte le sue forze fino alla morte, nel 1979.
“Alì sarebbe orgoglioso di una scoperta del genere”, commenta la famiglia del campione. Quando Cassius Clay si convertì all’Islam nel 1964 e cambiò il nome in Muhammad Alì disse: “perché dovrei tenere visibile il nome ereditato dagli schiavisti e tenere invisibili, sconosciuti e senza i dovuti onori i miei avi neri?”. Ma lui, già leggenda in vita, mai avrebbe immaginato di discendere da un’altra leggenda, fuggita dalle catene durante la guerra civile e fonte di ispirazione per generazioni di neri d’America.