L’allerta terrorismo in Europa, una psicosi cininterrota dopo l’attentato alla sede di Charlie Hebdo il 7 gennaio 2015, è ancora alta.
Gli attentati rivendicati dall’Is hanno coinvolto maggiormente i luoghi di aggregazione, con mirato obiettivo di diffondere paura e in qualche modo stravolgere gli stili di vita e le abitudini dell’occidente. Ne è stato un triste esempio l’attentato paramilitare di Parigi, in particolare nel teatro Bataclan il 13 novembre 2015, certamente l’episodio più nero commesso dallo Stato Islamico dove rimasero uccise 130 persone. Il 22 marzo 2016 fu la volta delle bombe esplose nell’aeroporto Zaventem di Bruxelles, poi il 14 luglio dello stesso anno a Nizza un camion che viaggiava a 80km/h travolse la folla durante la celebrazione della festa nazionale.
Tutti episodi che non possono rimanere indifferenti in Francia, tanto che il ministro dell’Interno ha sottoscritto il divieto di trasmettere le partite in luoghi pubblici sui maxischermi per i mondiali: il divieto è stato deciso “a causa della minaccia terroristica”. “Vi domando – si legge in un telegramma inviato oggi ai prefetti e ai capi della polizia e delle gendarmerie nazionali e firmato dal ministro dell’Interno, Gerard Collomb – di richiamare l’attenzione degli amministratori locali sul fatto che le zone ‘maxischermi’ non potranno in nessun caso essere organizzati in pubblico all’aperto”.
Terrorismo, Collomb: "Durante i mondiali no a partite sui maxischermi"
Il ministro dell'Interno francese, Gerard Collomb, ha emesso il divieto di trasmettere le partite di Russia 2018 in luoghi pubblici
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29 Maggio 2018 - 20.10
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