di Niccolò Righi, Lorenzo Nebbiai, Alessio Schiotti e Bernardo Fantechi
Se il calciomercato italiano 2023 fosse un film probabilmente potremmo titolarlo “Roma città aperta” del grande Roberto Rossellini. Miseria, paure, tradimenti, degrado. Sono queste le parole che meglio descrivono la situazione economica delle squadre di Serie A, le quali hanno concluso ieri sera alle 20:00 una delle sessioni più povere di emozioni che si siano mai viste.
Quali siano i motivi? E’ difficile da stabilire senza cadere nel qualunquismo delle “chiacchiere da bar”. Sicuramente lo stato economico del 90% delle squadre italiane gioca un ruolo centrale, ed infatti il confronto con gli altri paesi è impietoso.
Nella classifica dei 5 principali campionati europei, la Serie A si piazza all’ultimo posto con una spesa totale che supera di poco i 27 milioni di euro complessivi. In Inghilterra ben dieci squadre hanno speso, da sole, più di tutte le venti italiane messe insieme. In totale la cifra spesa dai club di Premier League si aggira sugli 805 milioni. Circa trenta volte tanto. Per fare un ulteriore confronto interno che possa far capire ancora meglio la china che sta prendendo il nostro campionato basti pensare che nella stagione pre-Covid, 2019/20, il nostro campionato investì una cifra intorno ai 235 milioni di euro.
Tuttavia voglio pensare (e sperare) che il calcio non sia arrivato già al punto in cui contano solo e soltanto soldi, guadagni, commissioni e potenza economica. Chelsea e Napoli, in questo senso, seppur in maniera opposta, sono l’esempi lampanti. I soldi possono anche mancare se ci sono le idee. Ecco, questa sessione temo che più che mettere in luce una palese mancanza di liquidità (che, per inciso, in confronto all’Inghilterra il problema è europeo, non italiano), metta in luce una totale mancanza di intuizioni, un alzare bandiera bianca con l’obiettivo di non indebitarsi, più che di rafforzarsi.
Fatte queste premesse abbiamo provato ad individuare 4 squadre promosse e 4 squadre bocciate.
PROMOSSE
Spezia: avendo detto raccontato fin’ora la pochezza del mercato in entrata, non possiamo che premiare una squadra che ha saputo fare un autentico capolavoro in uscita, piazzando il giovane Kiwior all’Arsenal per 25 milioni di euro. Una cifra che ha permesso di arricchire la rosa di Gotti una serie di pedine che hanno tutto per far raggiungere allo Spezia l’obiettivo salvezza. In difesa, a sostituire il polacco, sono arrivati Joao Moutinho e Wisniewski, autore di una discreta prima parte di campionato in B, con il Venezia. A centrocampo è riuscita a sbaragliare la concorrenza di diverse squadre di Serie A e ad aggiudicarsi Syzmon Zurkowski. Infine davanti affianca al bomber Nzola due giocatori interessanti come Krollis, 2001 e già capocannoniere in carica del campionato lettone, e Shomurodov, che già aveva fatto bene in Liguria con la maglia del Genoa.
Sassuolo: Carnevali approfitta del tira e molla di Zaniolo e fa cassa con Junior Traore che si trasferisce al Bornemouth per una cifra intorno ai 30 milioni di euro. Al suo posto arriva l’ex Empoli Bajrami in cerca di riscatto: la qualità non manca e puó essere la piazza giusta. Un Kyriakopoulos poco impiegato va a Bologna ed arriva Zortea dalla Dea che dopo una buona stagione a Salerno non ha trovato sufficiente spazio alla corte di Gasperini. Antiste, arrivato in prestito con obbligo di riscatto dallo Spezia ha bisogno di trovare piu spazio e lo farà in prestito all’Amiens, in Ligue 2.
Empoli: acquisti funzionali. Il ritorno di Caputo dà una grossa certezza al centro dell’attacco dopo l’infortunio e la scomparsa dai radar di Destro. Ha sacrificato Bajrami che sembrava involuto rispetto la scorsa stagione e ha saputo rimpiazzarlo con un giocatore giovane e di sicuro talento come Vignato che va ad affiancarsi a Baldanzi in un reparto tanto giovane quanto tecnico.
Salernitana: il club di Iervolino conclude un mercato di gennaio più che positivo, al netto del caso Verdi sul quale dovremo aspettare qualche giorno prima di capire come si evolveranno le cose. Pronti via sostituisce prontamente l’infortunio Sepe con un portiere che vanta cinque mondiali alle spalle e che forse si candida a miglior colpo del mercato. Puntella la rosa attraverso gli acquisti di Crnigoj e Troost-ekong in quelle zone del campo dove qualcosa era mancato nella prima parte di stagione e scommette su un giovane di belle speranze, Nicolussi Caviglia, che non ha per niente sfigurato nella prima parte di stagione in B al Sudtirol e che bagna subito il suo esordio con una rete che, seppur insignificante ai fini del risultato, permette al ragazzo immediatamente di scalare posizioni nelle gerarchie di Nicola.
BOCCIATI
Roma: al netto dell’ottimo acquisto di Diego Llorente, che va a rafforzare un reparto dove vi erano non pochi problemi, il giudizio della Roma non può assolutamente prescindere dalle mancate cessioni di Karsdorp e Zaniolo. I due giocatori vanno ad alimentare un clima attorno alla squadra della capitale tutt’altro che sereno e tra insulti e minacce (che condanniamo fermamente), sarà difficile anche solo immaginare di rivederli a Trigoria. Pur godendo del ritorno di Wjinaldum, la lotta per un posto in Champions League è agguerrita e la Roma, complice il clima che si respira, al momento sembra la principale indiziata per rimanere fuori.
Torino: Juric era stato chiaro sulle necessità del Toro: una prima punta (il rientro di Pellegri sembra piú complicato del previsto) ed un centrocampista. Alla conclusione del mercato non c’è traccia dell’attaccante ed il buon colpo in mediana che porta a Torino Ilic, gioiellino dell’Hellas, costa la cessione di capitan Lukic, pezzo da novanta per gli equilibri della formazione Granata, con annesso sgomento dell’allenatore croato. Il mercato in entrata è completato dal prestito del difensore di proprietà dello Stade Reims Gravillon e dall’arrivo di Ronaldo Vieira (che ritrova Juric dopo l’esperienza Veronese), incluso nello scambio tra centrocampisti che ha portato Ilkhan a Genova, sponda Samp. Edera e Garbett fanno le valige e vanno in prestito rispettivamente al Pordenone ed al Nac Breda. Tutte trattative secondarie rispetto ai bisogni della squadra che non semplificano la corsa al settimo posto.
Udinese: a una partenza incredibile che ha portato alcuni a descriverla come sicura sorpresa del campionato ha seguito un crollo fisiologico. Al momento sono settimi (che tendenzialmente come sappiamo significa Europa) ma seguiti da molto vicino da varie squadre. Un paio di innesti di qualità avrebbero potuto dare la svolta ai friulani che dopo una lunga assenza sembrano a un passo dal tornare a lottare per le posizioni che contano. La scelta di sostituire un giocatore chiave come Deulofeu con Thauvin convince il giusto. Il francese è un giocatore di grande qualità e al Marsiglia ha fatto vedere ottimi numeri. Tuttavia bisogna vedere quanto il periodo in Messico abbia influito sul suo stato di forma e quanto sia pronto per un campionato ben più competitivo come la serie A. Inoltre, a differenza del compatriota e compagno di squadra (tanto al Marsiglia quanto al Tigres) Gignac, l’avventura al di là del Rio Grande non è stata proprio esaltante.
Milan: premesso che sarebbe più appropriato parlare di “rimandare a Settembre ” rispetto a una bocciatura il Milan commette un errore grossolano ovvero inserire un portiere non pronto a detta dello stesso Pioli a giocare immediatamente e quindi non utile per sopperire all’infortunio di Maignan. Non avendo effettuato ulteriori movimenti evidentemente Maldini si fida degli investimenti di Giugno per la quale valutazione sarà importante vedere come concluderanno la stagione. Da qui e dal rinnovo (o adeguata sostituzione) di Leao passeranno le valutazioni finali.
Ricapitolando, questi sono stati tutti i movimenti di mercato delle venti squadre di Serie A.
Atalanta
Acquisti: –
Cessioni: Malinovskyi; Zortea; Piccoli
Bologna
Acquisti: Kyriakopolus
Cessioni: Juwara; Kasisu; Vignato
Cremonese
Acquisti: Ferrari; Benassi
Cessioni: Baez; Aescacibar; Hendry; Escalante; Radu; Zanimacchia
Empoli
Acquisti: Caputo; Falcusan; Alessio; Vignato; Piccoli
Cessioni: Lammers; Crociata; Bajrami; Ekong; Canestrelli; Merola
Fiorentina
Acquisti: Sirigu; Brekalo; Sabiri
Cessioni: Maleh; Zurkowski; Benassi; Gollini
Inter
Acquisti: Kassama
Cessioni: Brazao; Salcedo; Esposito
Juventus
Acquisti: –
Cessioni: McKennie; Pellegrini Lu.
Lazio
Acquisti: Pellegrini Lu.
Cessioni: Kamenovic
Lecce
Acquisti: Maleh; Cassandro; Ceccaroni
Cessioni: Bistrovic; Cetin; Rodriguez; Bjrkengren; Listkowski; Milli
Milan
Acquisti: Vasquez
Cessioni: Jungdal
Monza
Acquisti: Carboni S.
Cessioni: Siatounis; Rigoni; Kassama; Carboni A.
Napoli
Acquisti: Bereszynski; Gollini
Cessioni: Zanoli; Contini; Sirigu
Roma
Acquisti: Solbakken; Llorente
Cessioni: Juranovic; Perez; Tripi; Satriano; Shomurodov; Vina
Salernitana
Acquisti: Nicolussi-Caviglia; Ochoa; Troost Ekong; Crnigoj
Cessioni: Micai; Motic; Kristoffersen; Villar; Capezzi; De Matteis
Sampdoria
Acquisti: Lammers; Nuytinck; Zanoli; Turk; Cuissance; Gunter; Ilkhan
Cessioni: Caputo; Ferrari; Bereszynski; Villar; Verre; Vieira
Sassuolo
Acquisti: Bajrami
Cessioni: Antiste; Traoré; Kyriakopolus
Spezia
Acquisti: Zurkowski; Moutinho; Esposito; Cipot; Krollis; Marchetti; Wisniewski; Shomurodov
Cessioni: Sher; Stijepovic; Kiwior; Sanca; Nguiamba; Bozhanaj; Hristov; Ellertsson
Torino
Acquisti: Ilic; Vieira
Cessioni: Garbett; Lukic; Ilkhan
Udinese
Acquisti: Martins; Diawara; Thauvin
Cessioni: Martins; Nuytinck; Jajalo; Makengo
Verona
Acquisti: Zeefuik; Braaf; Ngonge; Gaich; Abildgaard
Cessioni: Cetin; Ilic; Chiesa; Gunter; Hongla
a cura di Niccolò Righi, Lorenzo Nebbiai, Alessio Schiotti e Bernardo Fantechi