di Thomas Nigido
Baggio, Felipe Melo, Bernardeschi.
La vecchia signora attira con il suo seducente appeal i giocatori, particolarmente quelli gigliati.
Il rapporto tra le due squadre, si sa, non è tra i migliori, eufemisticamente parlando.
Eppure la volontà per intavolare delle trattative importanti c’è sempre stata.
L’ultima, la novità di questi ultimi giorni di calciomercato, è quella che accosta ai bianconeri il gioiellino viola Federico Chiesa.
Rocco Commisso chiedeva 70 milioni per il classe ’97 ma sembra che si posso chiudere tra i 55 e i 60 milioni di euro.
Mentre il figlio d’arte genovese prepara le valigie, la Fiorentina non è certamente disposta a rimanere con le mani in mano.
Il njome per sostituire Chiesa è quello dell’ex di Real Madrid e Napoli Josè Maria Callejòn, attualmente svincolato dopo il mancato rinnovo con il club partenopeo.
Sembra che il giocatore e la società toscana abbiano già trovato l’accordo, aspettando di ufficializzarlo dopo l’addio proprio di Chiesa.
La Fiorentina continua a produrre talenti che poi prendono la via del nemico.
Perchè?
Forse la società viola dovrebbe pensare a rinforzare il prprio progetto per garantire ai giovani di belle speranze (vedi Chiesa e Bernardeschi) un futuro allettante che possa permettere loro di rimanere vicini agli Uffizi.
La Mole torinese, sponda bianconera, risucchia verso di sè sempre più talenti ammaliati dal suo fascino, rischiando però di bruciarne le tempistiche.
Un cerino che emana una fiamma vivida, ma effimera, fugace. Ne vale la pena per vincere seduti in panchina?