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Juve, bentornata ai quarti

I bianconeri battono per 2 a 0 i padroni di casa, grazie ai gol di Vlahovic e Chiesa. Decisiva l’espulsione di Gulde a fine primo tempo, che mette la partita in discesa. Juve ora in attesa dell’urna di Nyon che decreterà l’avversario per i quarti.

Juve, bentornata ai quarti
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16 Marzo 2023 - 23.10


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di Alessando Manca

Allo Stadio Europa-Park arriva una Juventus in piena emergenza, pronta a difendere l’1 a 0 dell’andata e approdare ai quarti di finale di Europa League, interrompendo il suo attuale trend negativo che, dal 2020, vede il sogno europeo sfuggire ancor prima che sbocci la primavera.

Lo stadio è sold out, il clima è rovente e si sa, i tifosi sono il dodicesimo uomo in campo. Aggiungiamoci anche il fatto che il Friburgo è la terza squadra della Bundesliga con più risultati utili in casa, nonché la seconda squadra con meno gol subiti all’interno delle mura amiche nel massimo campionato tedesco, ed ecco spiegati i timori della Madama e dei suoi tifosi.

Insomma, una partita da dentro o fuori che avrebbe potuto segnare la stagione per entrambi.

La partita

Come da pronostico, ecco che la Juventus cerca di impostare la partita su ritmi bassi, aspettando che il Friburgo si scopra per poi colpire. La prima occasione è proprio dei tedeschi, con un errore da parte di Gatti in uscita palla al piede e Ritsu che non riesce ad approfittare di un Szczesny posizionato male, mandando a lato il pallone.

La risposta degli ospiti arriva con un tiro di Locatelli da fuori area, potente ma centrale. Al 21’, i padroni di casa vanno vicino al gol, su un bel colpo di testa da calcio d’angolo, ma l’estremo difensore della squadra torinese risponde con una splendida parata, salvando il risultato. Cinque minuti dopo la Juventus trova il gol con un Vlahovic che, da vero rapace, butta in porta un pallone vagante al centro dell’area, ma dopo il check del VAR, la rete viene annullata per posizione irregolare dell’attaccante serbo.
La Juve continua a rendersi pericolosa e, dopo un miracolo del portiere avversario su Moise Kean, riesce ad ottenere un calcio di rigore a seguito di un intervento di Gulde, il quale stoppa di mano un tiro di Gatti dall’area piccola. Due minuti di check al var e l’arbitro decide: doppio giallo e quindi rosso per il difensore tedesco, con conseguente tiro dal dischetto per i bianconeri italiani. Alla battuta si presenta Vlahovic, che non sbaglia e deposita la palla alle spalle del portiere, nonostante quest’ultimo sia riuscito a toccarla col piede. Il giovane serbo riesce a sbloccarsi dopo un mese dall’ultimo gol.

Il primo tempo si conclude dopo 3’ di recupero, con la Juve sopra di due gol (per effetto del risultato all’andata) e di un uomo, mettendo la qualificazione in discesa.

La seconda frazione di gioco si apre con un cambio nelle file dei bianconeri tedeschi (fuori Eggestein e dentro Schmidt) e un’occasione su calcio di punizione finito di poco a lato.
Nonostante l’inferiorità numerica, i tedeschi continuano ad essere arrembanti e,dieci minuti dopo l’inizio della ripresa, chiamano ancora in cosa il portiere polacco, che compie un miracolo respingendo da terra un tiro da pochi metri.

La squadra di Torino cerca di rispondere prima con un colpo di testa debole di Moise Kean e poi con una grande dimostrazione di personalità di Danilo, ma il Friburgo dimostra tanta qualità palla al piede, schiacciando gli ospiti nella propria metà campo, anche se non riescono a rendersi mai troppo pericolosi, nonostante i cambi a partita in corso. Anzi, è proprio la Madama bianconera ad andare vicina al raddoppio con un tiro di Chiesa (subentrato al posto di Vlahovic), deviato sulla traversa da una prodezza del portiere al 93’.
Un minuto dopo, è proprio l’esterno a mettere il punto esclamativo sulla partita (nonché sulla qualificazione), con un destro-sinistro vincente che gli permette di evitare l’arrivo di due difensori e piazzare la palla in rete.
La Juventus, quindi, passa gli ottavi, con un totale di 3 a 0 tra andata e ritorno, aspettando le altre partite e l’esito del sorteggio per il prossimo turno.

LE PAGELLE

Friburgo (3-4-1-2): Flekken 6,5, Sildillia 5, Ginter 5,5, Gulde 4, Kubler 5, Eggestein 5 (Schmidt dal 46’ 5), Höfler 5,5; Gunter 5,5 (Weisshaupt dal 73’ 5), Doan 6 (Shallai dal 62’ 6), Holer 5,5 (Grifo dal 62’ 5,5); Gregoritsch 6 (Petersen dal 73’ 6). All.: Streich 6

Juventus (3-5-2): Szczesny 7, Gatti 7, Bremer 6,5, Danilo 6,5; Cuadrado 6, Fagioli 6,5, Locatelli 6 (Barrenchea dal 83’ S.V), Rabiot 6.5, Kostic 7; Kean 6,5 (Soulè dal 90’ S.V), Vlahovic 7 (Chiesa dal 70’ 7). All.: Allegri 6,5

IL TABELLINO

Friburgo (3-4-1-2): Flekken, Sildillia, Ginter, Gulde, Kubler; Eggestein (Schmidt dal 46’), Höfler; Gunter (Weisshaupt dal 73’), Doan (Shallai dal 62’), Holer; Gregoritsch 6 (Petersen dal 73’). All.: Streich

Juventus (3-5-2): Szczesny, Gatti, Bremer, Danilo; Cuadrado (De Sciglio dal 83’), Fagioli, Locatelli (Barrenchea dal 83’), Rabiot, Kostic (Illing jr. dal 70’); Kean (Soulè dal 90’), Vlahovic (Chiesa dal 70’). All.: Allegri
Arbitro: Serdar Gözübüyük
Marcatori: Vlahovic (J) 45’, Chiesa 90’+4.
Ammoniti: Gulde (F) 26’, Gulde (F) 44’, Vlahovic (J) 55’, Illing Jr. (J) 82’, Sallai (F) 87’, Streich (F) 88’.
Espulsi: Günter (F) 45’.

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