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Brutta tegola per la Fiorentina: Vlahovic ha deciso che non sarà lui il centravanti viola del domani. Dopo gli addii di Bernardeschi e Chiesa anche il giovane Dusan lascerà Firenze, con i tifosi viola che non l’hanno presa affatto bene: è un attaccante fortissimo che nel campionato scorso, con i suoi 21 gol, ha portato la Fiorentina alla salvezza. In questa stagione è già a quota 4, più due in Coppa Italia.
L’anno scorso, i viola giocavano in sua funzione ed era chiaro a tutti che si sarebbe salvata solo con le sue prodezze. Ha forza, carattere, voglia di imparare, un sinistro terrificante, ha un forte senso di responsabilità, non lascia mai la squadra da sola, non resta mai ad aspettare il gioco perché è lui a favorirlo. Lavora sodo, aiuta, spinge, ha una volontà di ferro.
La Fiorentina, quindi, perderà un giocatore che a qualche romantico sognatore aveva fatto tornare in mente un certo Batistuta, ma il calcio purtroppo non è fatto per i romantici né tanto meno per i sognatori.
Vlahovic partirà subito solo nel caso in cui la Fiorentina dovesse riuscire a individuare un sostituto. Il prezzo: forse non i 100 milioni ventilati in estate ma anche non meno di 75 milioni, è questa la cifra che sarebbe stata fissata per la clausola rescissoria in caso di rinnovo, senza particolari aperture di Commisso a formule comode per chi compra (non sono previsti nuovi casi Chiesa, insomma).
Non c’è solo la Fiorentina da pagare, una ricca commissione per l’entourage del giocatore sarà necessaria. E poi l’ingaggio: non meno di 6 milioni netti a stagione più bonus per quattro o cinque anni. In sintesi: la corsa a Vlahovic è aperta a tutti perché tutti lo vogliono, ma è per pochi. Commisso preferirebbe cedere all’estero, laddove tra le pretendenti più agguerrite resta l’Atletico Madrid, il club che ha mosso i passi più concreti la scorsa estate arrivando a offrire 70 milioni ai viola.
In Inghilterra ci sono già Tottenham e soprattutto Manchester City ad aver messo nel mirino Vlahovic: per gli Spurs sarebbe il perfetto post-Kane e per Guardiola un bel modo per giocare con un vero numero 9 dopo tutti gli assalti falliti per il capitano dell’Inghilterra.
E in Italia? Difficile andare troppo lontano dalla Continassa per individuare una reale pretendente a Vlahovic. Operazione fuori portata per un Milan comunque con l’attacco per ora intasato e un’Inter che potrebbe fiondarsi su Vlahovic solo nel caso in cui il serbo resistesse fino alla scadenza di contratto, mentre Napoli e Roma sono al sicuro con Osimhen e Abraham. La Juve, invece, su Vlahovic c’è da tempo: per Allegri è una prima scelta, i contatti con il suo entourage vanno avanti da mesi, un’intesa col giocatore non sarebbe difficile da trovare.