La storia della partita
Come successo contro lo Spezia e a Napoli, i bianconeri passano in vantaggio dopo pochi minuti con Dybala che corona un monologo juventino nei minuti iniziali con un tiro mancino dal limite dell’area che non lascia scampo a uno degli ex di questa partita, Audero, con la palla che viene indirizzata sul palo alla sinistra dell’italo-indonesiano, il quale non può fare nulla anche per la selva di gambe davanti.
Passano 10 minuti e il popolo bianconero passa dalle stelle alle stalle: il numero 10 e capitano, fin qui il vero e proprio trascinatore della squadra, lascia il campo per un infortunio muscolare tra gli applausi con l’ex Palermo che abbandona il terreno di gioco sulle proprie gambe non riuscendo però a trattenere l’emozione, forse per il presentimento di un infortunio più grave di quanto sia effettivamente sembrato, forse per il dispiacere di lasciare i propri compagni nel momento più difficile, a pochi giorni dalla sfida proibitiva contro il Chelsea e dopo quattro risultati utili consecutivi considerando la Champions.
Dopo alcuni minuti di assestamento a seguito della perdita della loro stella i bianconeri ritornano pericolosi con il suo sostituto, Kulusevski, e Chiesa, che poco dopo il 40′ tira in area, braccio largo di Murru e calcio di rigore di cui s’incarica della battuta, nonostante Chiesa e Cuadrado girovagassero attorno al dischetto, Leonardo Bonucci: il difensore tira e non sbaglia, portando al tramonto del primo tempo la propria squadra sul 2-0.
La prima frazione di gioco però non si conclude con tale risultato perché dopo il calcio d’inizio i blucerchiati si fiondano in avanti con Quagliarella che al limite dell’area scalda i guantoni di Perin, poi dal calcio d’angolo seguente Candreva scambia con Murru, che chiude l’uno due con l’ex Inter che mette un cross in area per Yoshida che sovrasta Bonucci e dimezza lo svantaggio.
Secondo tempo che non vede la Juventus scoraggiata ma anzi, cerca a più riprese la via del terzo goal che alla fine arriva: Chiesa apre e chiude un triangolo in area grazie al lob di Locatelli, il figlio d’arte però incespica sul pallone e non conclude a rete, rimpallo però che favorisce Kulusevski che in area in zona laterale serve centralmente il tutto solo Locatelli che a porta quasi sguarnita segna la prima rete in maglia bianconera.
La partita prosegue con una girandola di cambi con cui Allegri copre la sua squadra inserendo anche Chiellini per Chiesa mentre D’Aversa tenta il tutto per tutto alla ricerca del goal che potrebbe cambiare le sorti del match: alla fine arriva ma forse troppo tardi perché al minuto 83 il subentrato Damsgaard pesca l’altro partito dalla panchina Adrien Silva in area che in posizione defilata si accorge dell’inserimento all’altezza degli 11 metri di Candreva che viene servito sulla corsa e con il mancino conclude in porta per il più classico dei goal dell’ex.
Il risultato non cambia più e la Juventus può festeggiare la prima vittoria in casa dell’anno e raggiunge quota 8 punti in campionato mentre i liguri rimangono a quota 5 in 6 partite; nel prossimo turno la squadra di Allegri affronterà sabato alle 18 il Torino nel derby della Mole, dopo 3 giorno l’incontro di Champions contro i campioni in carica della competizione, con la Sampdoria che ospiterà il giorno dopo l’Udinese.
Le formazioni
Juventus (4-4-2): Perin; Cuadrado, Bonucci, de Ligt, Alex Sandro; Chiesa (dal 70º Chiellini), Locatelli, Bentancur (dall’82º McKennie), Bernardeschi (dal 70º Ramsey); Dybala (dal 22º Kulusevski), Morata (dall’82º Kean).
Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Murru (dal 59º Augello); Depaoli (dal 59º Damsgaard), Thorsby (dall’87º Askildsen), Ekdal (dal 59º A.Silva), Candreva; Caputo (dal 70º Torregrossa), Quagliarella.
Il pre-partita
Una vittoria sarà fondamentale per i bianconeri per approfittare del pareggio tra Inter e Atalanta.
La Juve cerca continuità e dopo il primo successo in campionato, ottenuto nel turno infrasettimanale battendo in rimonta lo Spezia per 3-2, ospita alle 12.30 all’Allianz Stadium la Sampdoria di Roberto D’Aversa.
I bianconeri sono partiti con il freno a mano tirato, dunque, dovranno spingere il piede sull’acceleratore per recuperare terreno sulle prime delle classe che stanno viaggiando a pieni giri.
Sono solo cinque i punti fin qui collezionati dai bianconeri: pareggio contro Udinese (2-2) e Milan (1-1) e vittoria al Picco appunto.
Poi sono arrivati i ko contro Empoli (1-0) e Napoli (2-1). La squadra di Allegri nel lunch match della 6ª giornata si troverà di fronte una Sampdoria reduce dal netto ko interno contro il Napoli (4-0).
I liguri hanno gli stessi punti in classifica della Juve, frutto del successo a Empoli per 3-0 e dei pareggi contro Sassuolo (0-0) e Inter (2-2).