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Prima dell’inizio del campionato, si abbatte una brutta tegola sull’Atalanta di Gasperini, che all’esordio dovrà rinunciare ad una delle sue pedine più importanti. Duvan Zapata, infatti, ha riportato un trauma contusivo distorsivo del ginocchio destro e salterà le prime due partite di Serie A: sabato contro il Torino e il 28 al Gewiss Stadium contro il Bologna.
L’attaccante dovrà dire no anche alla nazionale: avrebbe dovuto scendere in campo con la Colombia per le qualificazioni mondiali il 2 settembre in Bolivia, il 6 in Paraguay e il 10 in casa contro il Cile.
A questo punto si preannuncia un rientro per Atalanta-Fiorentina del weekend del 12 settembre, o al massimo per l’esordio in Champions tra il 14 e il 15.
L’uomo-mercato degli ultimi giorni (su di lui, infatti, incombono le sirene interiste) è impaziente di iniziare la sua nuova stagione, per proseguire sulla scia di quanto di buono già visto lo scorso campionato. Forse i colori rimarranno gli stessi, ma il resto?
Nel frattempo Gasperini celebra la sua sesta stagione a Bergamo, dopo aver condotto l’Atalanta in Champions per la prima volta nella sua storia. La famiglia Percassi festeggia l’undicesimo anno consecutivo in Serie A, record nella storia dell’Atalanta, ma, al di là dei proclami salvezza, che restano il leit motiv della proprietà, la Dea è ormai una realtà di alta classifica, dopo i tre terzi posti consecutivi. Bilancio in ordine (con tanto di utili anche in tempi di pandemia), mercato oculato e creativo, grazie alla ricerca anche all’estero: l’Atalanta si sta consolidando nel tempo, diventando un esempio virtuoso per tutte le squadre di provincia.