Il fatto che nessuno, oltre ai club partecipanti, fosse stato informato è stato uno dei maggiori motivi per cui la Superlega è stata criticata aspramente non solo dagli appassionati ma anche dai presidenti delle società non coinvolte.
Ieri però il colpo di scena: il Sole 24 Ore ha rivelato che, dopo aver preso visione del verbale del Consiglio di Lega del 16 Febbraio, sia alcuni presidenti delle squadre della A che il presidente della Lega Paolo Dal Pino e l’Amministratore delegato Luigi De Siervo erano a conoscenza della possibile nascita di una nuova competizione che avrebbe portato molti soldi alle squadre partecipanti.
In quel Consiglio, come spiega il quotidiano, erano presenti in videoconferenza, oltre al Presidente della Lega Calcio e all’Ad, i consiglieri con diritto di voto Tommaso Giulini (Cagliari), Luca Percassi (Atalanta), Paolo Scaroni (Milan) e Maurizio Setti (Verona), oltre a Claudio Lotito (Lazio) e Giuseppe Marotta (Inter), partecipanti senza diritto di voto e consiglieri federali, ma soprattutto Andrea Butti, responsabile delle competizioni della Serie A e in contatto con le altre leghe europee, il quale avrebbe illustrato ai presenti il progetto della Superlega.
Oltre a presentare quest’ultima, l’Head of Competitions avrebbe inoltre presentato il progetto della SuperChampions voluto però dall’Uefa confrontandolo con quello ideato da Florentino Perez e Agnelli, aggiungendo inoltre che la lega calcio inglese, tedesca e spagnola erano più favorevoli alla competizone voluta dall’Uefa in quanto non motivo di scontro con lo stesso organo calcistico, dicendo implicitamente, spiega il Sole 24 Ore, che i maggiori campionati europei fossero quindi a conoscenza di ciò che poi sarebbe successo due mesi dopo.
Se da una parte, si evince dal verbale visionato dal quotidiano, Percassi e Lotito erano contrari al progetto Super League in quanto avrebbe impoverito la Serie A, dall’altra Marotta sembrava meno contrario, con la volontà di parlare di tale progetto anche a tutte le altre società del campionato in un’assemblea di Lega in cui sarebbe dovuta essere presentata anche una riforma riguardante i campionati nazionali.
Se l’Uefa si è sempre detta sorpresa e delusa, la Fifa sembra da ieri non possa dire lo stesso: dai documenti esposti in Consiglio di Lega a Febbraio, pare che Infantino fosse a conoscenza della possibile nascita di una nuova competizione e non fosse così contrario, cambiando successivamente idea per la risposta negativa di moltissimi appassionati.
Fosse confermato tutto ciò su cui il Sole 24 Ore è riuscito a mettere le mani, si aprirebbero nuovi retroscena che porterebbero le promesse fatte riguardo a possibili sanzioni pesanti per i club coinvolti meno realistiche, dato che pare che i club abbiano avvisato le altre società e ci siano stati discussioni tra le stesse, rendendo di fatto la Superlega non più un qualcosa nato all’oscuro di tutti e pensato da pochissimi ma un progetto ad ampio raggio che ha visto coinvolgere molte società e federazioni calcistiche.