Forse il punto più basso per la Juventus in questi 9 anni, che arriva dopo un’eliminazione dalla Champions e il sogno Scudetto ormai svanito definitivamente.
E’ vero, la Juventus ha già conquistato una Supercoppa Italiana ed è in finale di Coppa Italia, ma dalle parti di Torino questo purtroppo a volte non basta.
Non sarà facile per Pirlo & co. mantenere nervi saldi e lucidità per elaborare quanto successo (anche se la sosta per le Nazionali darà una mano in questo senso), resettare il resettabile a breve e raggiungere i due obiettivi rimasti nella stagione.
Del resto la Juve non ha alternative: anche nella buriana attuale non può non guardare avanti, non solo alle prossime partite (dopo la sosta è attesa dal derby, e poi ancora dal recupero col Napoli, dal doppio confronto con l’Atalanta in campionato e in finale di Coppa Italia, Milan, Inter), ma anche al futuro, ossia alle prossime mosse sul mercato, quello dei calciatori, con un occhio magari anche a quello degli allenatori (con le parole di Allegri a mettere la pulce nell’orecchio…).
In primis si discuterà della riconferma di Pirlo in caso di fallimento anche degli altri obiettivi, qualificazione Champions in primis.
Il ds Paratici ieri a caldo ha confermato le linee strategiche decise un anno fa dalla società, fiducia a Pirlo compresa. Ma già erano successi casi analoghi in passato e la storia era andata diversamente. Quanto a Paratici stesso, nella settimana prima del Porto il rinnovo del suo contratto, in scadenza a giugno, era nell’aria e veniva dato per molto probabile. Ora, prima della firma, in agenda comunque fra maggio e giugno, il diesse valuterà insieme alla società il da farsi, dopo stagioni di grande intensità e stress.
La rosa – Il parco giocatori è ovviamente campo centrale per la società bianconera e anche in questo caso le valutazioni non potranno non essere condizionate dall’ultimo spicchio di stagione.
Qualche punto fermo c’è, a partire da Chiesa, De Ligt e anche Morata, rinnovando il prestito per un anno o rinegoziandone le condizioni con l’Atletico.
Se il progetto bianconero prevede un mix di giocatori giovani (nei piani ci sono anche Kulusevski, McKennie e qualche giovane dell’Under 23, tipo Fagioli e Dragusin, se rinnoverà) e giocatori esperti (da Bonucci a Danilo, da Bentancur a Cuadrado, forse Alex Sandro), ci sono poi i casi dubbi, da Ramsey a Dybala, che prima di tutto deve tornare in campo, fino a Demiral, che è nei piani ma non è fra gli incedibili.
Per non parlare di Chiellini, Buffon e Ronaldo, che decideranno personalmente cosa fare: il primo potrebbe smettere, il secondo si sente ancora in una condizione atletica tale da poter recitare ancora un ruolo importante, e non è escluso che faccia un ultimo giro di giostra altrove, alla Casillas per intenderci, per CR7 ogni soluzione pare al momento aperta .