Il citomegalovirus, spiega Fabrizio Pregliasco, è molto diffuso nella popolazione e nei soggetti immunocompetenti resta generalmente asintomatico, anche se in soggetti più fragili, come sieropositivi e immunodepressi può scatenare conseguenze più gravi.
Per quanto riguarda il caso Morata il professore ha detto: “Proprio come nel caso del coronavirus Sars-CoV-2, sono molti gli adulti immunocompetenti positivi al virus ma che non presentano sintomi oppure presentano, come potrebbe essere il caso di Morata, sintomi più o meno variegati e non molto rilevanti.
Accade un po’ ciò che accade con la mononucleosi, scatenata da un altro virus ma dal comportamento analogo.
In un caso come quello di Morata escluderei forme pesanti.
Per quanto riguarda la durata, potrebbe essere di alcune settimane, proprio come la mononucleosi”.
Per quanto riguarda la trasmissione di questo virus della famiglia degli herpesvirus avviene solo da persona a persona tramite fluidi corporei come sangue, saliva, urine, lacrime, liquido seminale, secrezione vaginale e latte.
Il contagio può avvenire per contatto, inalazione o ingestione di goccioline di saliva.
Non si esclude quindi una trasmissione per via sessuale, anche se la maggior parte dei soggetti ha già acquisito l’infezione, che in un soggetto come Morata, non desta preoccupazione, in quanto il sistema immunitario è in grado di controllare e sconfiggere l’infezione.