In un articolo del Corriere della Sera si può leggere la vicenda che coinvolge Simone Inzaghi e altri 5 giocatori della squadra.
Prima di sfidarsi in una partitella, i sei giocatori del turno del mattino hanno fatto stretching, mantenendo la distanza di sicurezza prevista l’uno dall’altro.
Alle undici e venti il tecnico della Lazio, con il volto coperto dalla mascherina, fa partire la parte più intensa dell’allenamento.
La sfida, vinta da Murasic, è andata a premiare chi ha colpito di più la traversa.
Nonostante sia proibita, è sicuramente utile a far aumentare i ritmi del lavoro: sono periodi brevi (quattro o cinque minuti l’uno) con regole sempre differenti.
Si finisce, dice l’allenatore, con un «tre tocchi e gol di prima».
Con l’obiettivo di cercare di proteggere l’attività da sguardi indiscreti, è stata aggiunta da qualche giorno un’ulteriore rete verde a protezione del campo Fersini.
In realtà non è servita a molto perché tra le piante è possibile osservare tutto.
Il clima è piuttosto allegro: Inzaghi carica, grida, scherza e del resto la Lazio ha grande voglia di rituffarsi nel campionato per inseguire lo scudetto e non si fa problemi a palesarlo.
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