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Lecce, Sticchi Damiani: “Mi dedico alla mia famiglia e mi occupo del club”

In un’intervista a Tuttosport il presidente del Lecce, Saverio Sticchi Damiani, parla della situazione Coronavirus.

Lecce, Sticchi Damiani: “Mi dedico alla mia famiglia e mi occupo del club”
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1 Maggio 2020 - 11.51


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“Non viaggio più, sono fisso a Lecce e lavoro tutto il giorno. Mi dedico anche alla mia famiglia, come non facevo da 10 anni, e continuo a occuparmi del club. Con i miei soci stiamo cercando di portare avanti la battaglia legata agli aspetti finanziari e sportivi. Questo evento si è abbattuto improvvisamente su una società sana, ora serve gestire bene il tutto.” Racconta nell’intervista a Tuttosport il presidente dei giallorossi in carica dal 2017 e che, insieme alla guida del ct Fabio Liverano, ha portato la squadra in Serie A dopo sette anni dall’ultima volta.

“Anche i giocatori hanno perso la loro quotidianità -prosegue- e sono un po’ scoraggiati. Da un lato si vogliono riprendere le attività, dall’altro c’è prudenza per la situazione d’emergenza. Sono contento per le donazioni di migliaia di tamponi fatte dal Lecce agli ospedali salentini. Ora il calcio deve litigare meno e fare più beneficenza.”

Poi sulla decisione di ripresa delle allenamenti dal 18 maggio: “Speravamo tutti di riprendere prima con allenamenti individuali. Molti medici sportivi hanno proposto di migliorare il protocollo, ascoltiamoli. Se dovesse aumentare la curva del contagio, il calcio farà fatica a ripartire”.

Poi conclude affrontando il tema del taglio degli stipendi: “Abbiamo parlato con i calciatori, questa crisi non deve pagarla solo la squadra. La società è stata trasparente con loro a proposito dei numeri, e tutti dovranno fare un sacrificio. E in generale i calciatori si sono dimostrati disponibili”.

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