Dopo i primi problemi è scattato il tutti contro tutti e c’è chi parla della nuova calciopoli e di campionato falsato. E la politica interviene: ”Il Governo ha dato due possibilità: rinviare o giocare a porte chiuse. La Lega calcio ha deciso di rinviare, anche per evitare lo spettacolo degli stadi vuoti. Una decisione autonoma. Certo stabilisce un precedente, e capisco chi dice che debba valere, anche se fortunatamente per tre regioni e non più sei, anche per la prossima giornata”.
Così il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, Vincenzo Spadafora, in un’intervista al Corriere della sera sulle polemiche emerse nel mondo del calcio dopo la scelta della Lega Serie A di rimandare al 13 maggio le partite che si sarebbero dovute giocare a porte chiuse.
Sull’ipotesi che il rinvio possa falsare il campionato il ministro è netto: ”In un momento con più di mille contagiati e quasi trenta morti non è il mio primo pensiero. Capisco le rimostranze dei tifosi, ma non può essere questa l’ottica da cui giudicare decisioni difficili. Ora spetta alla Lega fare di tutto, anche smontare e rimontare le giornate se occorre, per equilibrare il calendario nelle prossime settimane. Pretendo che non resti nemmeno l’ombra del sospetto sulla regolarità del campionato”.
E conclude: ”Come Ministro chiederò che si faccia il massimo per garantire parità di trattamento a tutti i club”.