Divampano le polemiche sui social a seguito della decisione presa all’ultimo minuto di rinviare le cinque partite previste inizialmente previste a porte chiuse nelle zone focolaio del coronavirus. Fa discutere la tempistica di una decisione così drastica; fa discutere soprattutto il rinvio di Juventus-Inter, big-match della 25esima giornata di Serie A, il cui slittamento al 13 maggio, comporta l’intasamento del calendario dei nerazzurri nel finale di stagione.
Sono proprio i tifosi della “Beneamata” quelli ad aver esternato maggiormente il loro disappunto per una serie di incongruenze, una su tutte il fatto che il match di Coppa Italia tra Juventus e Milan, in programma sempre a Torino, si giocherà regolarmente e a porte aperte (ma solo per i residenti in Piemonte, cosa che rende tutto ancora più parossistico). E sui social si parla già di campionato falsato.
Nelle ultime ore sta infatti spopolando su Twitter l’hashtag #Fermiamostapagliacciata, usato dai tifosi nerazzurri ma anche da tutti gli appassionati che in queste ore stanno esprimendo il loro disappunto per una faccenda che è stata gestita oggettivamente malissimo. Sul banco degli imputati è finita la Juventus, che da questa situazione è quella che sulla carta trae il maggior beneficio, anche alla luce del fatto che con il rinvio della partita a Maggio, non perderà un incasso munifico come quello dato dal Derby d’Italia.
Anche gli allenatori prendono posizione
Non è solamente il mondo social ad esprimere le proprie perplessità in merito alla decisione presa nelle ultime ore di rinviare la partita. Anche gli allenatori di Serie A impegnati in match che si disputeranno realmente non hanno usato mezzi termini per parlare, in termini generali, della situazione in atto.
Il tecnico del Lecce Fabio Liverani nella conferenza stampa che precede il match contro l’Atalanta al “Via del Mare” ha preso una posizione netta puntando il dito contro il sistema calcio: “Come al solito in Italia si prendono alcune decisioni senza senso e logica, ritorna alla luce il lato oscuro del calcio che abbiamo provato a ripulire. Una decisione del genere tutela solo quelle quattro-cinque squadre che hanno interessi in gioco”.
Più moderato ma non per questo acritico è stato invece il tecnico della Roma Paulo Fonseca, il quale ha giustamente invocato un’uniformità per decisioni di questo tipo: “Le autorità stanno prendendo le migliori decisioni in questo momento difficile, io mi fido di quanto stanno facendo. A mio avviso, per non avere problemi di regolarità sportiva, se non si gioca una gara era meglio non far disputare anche le altre. Se si gioca una, si giocano tutte, a porte aperte o chiuse”.
L’allenatore del Cagliari Rolando Maran ha invece posto l’accento sul problema dei recuperi delle gare, lo stesso che ha mandato su tutte le furie i tifosi dell’Inter: “Il dispiacere non è tanto per il rinvio delle partite, dato che è un provvedimento che viene preso nell’interesse di tutti. Spiace che vengano recuperate tardi, perché non ci sono finestre prima. Noi abbiamo vissuto una situazione surreale: alla vigilia della sfida col Verona siamo andati a letto pensando di giocare una sfida molto importante, poi invece ci siamo ritrovati a decidere cosa fare, senza sapere quando giocare”