È comprensibilmente amareggiato il difensore centrale del Chelsea Antonio Rudiger dopo l’episodio di razzismo subito domenica scorsa durante la partita tra la sua squadra e il Tottenham Hotspur, i cui tifosi l’avevano preso di mira già nella gara d’andata a “White Hart Lane”.
Nonostante le denunce del giocatore, né l’indagine interna compiuta dal Tottenham né quella della polizia hanno portato all’individuazione dei colpevoli. L’ex centrale della Roma ai microfoni di Sky Deutschland ha espresso tutto il suo sconforto: “Il razzismo ha vinto. Chi offende può sempre tornare allo stadio e questo dimostra che sono queste persone ad aver vinto”.
Rudiger, da breve divenuto padre, ha anche sottolineato come in merito al tema razzismo non vi siano stati progressi: “Poteva esserci chiunque altro al posto mio, resta il fatto che queste persone non vengono punite e alla fine io sono il capro espiatorio – si sfoga – Ma non mollerò, non smetterò di far sentire la mia voce, lo farò sempre anche se sono solo. E’ un disastro, sono diventato padre giovedì scorso e inizio a pensare che probabilmente anche ai miei figli toccherà avere a che fare col razzismo. Se niente cambia, se i giovani non vengono educati, perderemo”.