Di Emilio Scibona
LAZIO
Strakosha 6: benché quella di Candreva fosse in effetti una staffilata, il suo intervento nella circostanza non è impeccabile e causa in un qualche modo il vantaggio nerazzurro. Si riscatta nella ripresa con una bella parata su Eriksen.
Luiz Felipe 6,5: fa buonissima guardia sulle punte dell’Inter e arricchisce la sua già ottima partita con la magata da terra con cui appoggia la palla a rimorchio per Milinkovic-Savic. Acerbi lo salva su un errore dozzinale che però non macchia quanto fatto prima.
Acerbi 6,5: coordina bene l’uscita del pallone da dietro ed è sempre ben posizionato in difesa. Il salvataggio su Lukaku da valore ad una partita di livello.
Radu 6: Gioca una partita diligente senza acuti e senza sbavature.
Marusic 5,5: nonostante Young lo impensierisca il giusto tende a proporsi poco e ad estraniarsi dal gioco. Entra nell’azione del vantaggio biancoceleste ma non basta per fargli meritare una sufficienza piena.
Milinkovic-Savic 7 : se è vero che un semplice un battito d’ali di una farfalla può scatenare un uragano dall’altra parte del mondo, c’è da chiedersi cosa possa aver scatenato la sua traversa a inizio partita. Il suo gol sicuramente scatena la Lazio nella volata scudetto.
Lucas Leiva 6 +: stalkerizza Brozovic dispensando alternativamente geometrie essenziali e randellate qua e là. Esperienza.
dall’80’ Cataldi s.v.
Luis Alberto 6 – : è costretto ad arretrare il suo raggio d’azione giocando quasi da regista puro. Le sue proverbiali intuizioni non si sono praticamente viste.
Jony 6 +: si propone con personalità sull’out di sinistra provando a mettere in mezzo tanti palloni. Sfiga vuole che da un suo gran bel cross in area non preso da nessuno nasca il contropiede del vantaggio nerazzurro.
dal 62’ Lazzari 6 +: con il suo ingresso sulla fascia destra è un’altra storia rispetto a Marusic. Non è sempre perfetto nelle giocate ma le sue zingarate mettono in apprensione la retroguardia nerazzurra.
Caicedo 5,5: dà tante sportellate ma non riesce ad essere sempre un riferimento per i suoi compagni di squadra in fase offensiva.
dal 62’ Correa 5,5: chiamato a dare vivacità alla manovra tende ad incaponirsi troppo nella ricerca della giocata e non facilita lo sviluppo del gioco della Lazio.
Immobile 6,5: corre, sgomita, cerca l’uno contro uno ed è glaciale quando si presenta dal dischetto. Un uomo in missione che esce vincitore dal duello contro gli stopper nerazzurri.
All. Inzaghi 6,5: riesce a tenere salda la sua squadra e azzecca le mosse a partita in corso. Aggiungendo un’altra serata memorabile alla sua epopea in biancoceleste.
INTER
Padelli 6: esce sempre male ma sui gol laziali sarebbe ingiusto addossargli delle colpe per esercizio stilistico. E su Immobile fa una grande, seppur inutile, parata.
Godin 6 +: va quasi vicino al miracolo sull’azione che porta al rigore del pareggio laziale. Per il resto gioca una partita di sostanza risultando il migliore della sua retroguardia.
dall’86’ Sanchez s.v.
De Vrij 5: considerando la baraonda di fischi a ogni pallone che toccava la sua partita era stata di valore incommensurabile. Almeno fino al fallo su Immobile, in cui per altro rischia un rosso che a termini di regolamento ci stava. Si vede che quell’area di rigore non è proprio il posto per lui.
Skriniar 6: gioca una partita senza infamia e senza lode. Non ha colpe sui gol della Lazio.
Candreva 6 +: spinge tantissimo sulla fascia destra, arrivando a propiziare il gol dell’illusorio vantaggio nerazzurro. Cala alla distanza ma la sua prestazione resta positiva.
dal 76’ Moses 5,5: chiamato a dare freschezza e velocità, rimane un corpo estraneo alla partita.
Vecino 5: tutti i palloni che tocca fanno la fine dei cattivi di 007: muoiono sempre e spesso in malo modo.
Brozovic 6: i centrocampisti della Lazio non lo fanno respirare costringendolo al lavoro di ragioneria. Si sacrifica per la squadra anche se il risultato non premia il suo sforzo.
dal 76’ Eriksen 6 -: impegna subito Strakosha con un bel tiro da fuori ma sbaglia qualche passaggio di troppo. Dà sempre la sensazione di poter creare qualcosa ma si vede che deve ancora prendere le misure alla realtà italiana.
Barella 6 : corre come sempre tantissimo in entrambe le fasi di gioco e lo fa in maniera più lucida di altre volte. Resta apprezzabile il piglio.
Young 6,5: non spinge tantissimo ma dimostra di saper leggere i momenti in cui è necessario farlo. Inizia e finisce col gol il contropiede dell’illusorio vantaggio nerazzurro, sbagliando poche giocate. Il migliore dell’Inter.
Lukaku 5,5: come sempre fa tantissimo lavoro sporco e questo è apprezzabile. L’Inter però avrebbe avuto bisogno di una presenza più consistente in area e il centravanti belga quest’oggi è in tal senso mancato.
Lautaro Martinez 5,5: l’unica volta che si vede in area è in occasione del gol annullato per fuorigioco. Per il resto qualche buona giocata sulla trequarti e poco altro.
All. Conte 5: la gara la imposta anche bene ma la sua squadra si scioglie come neve al sole dopo il rigore di Immobile. Il motivo per cui abbia aspettato 78 minuti per fare le prime contromosse resta un mistero.