di Niccolò Righi
Continuano a non avere fine le vicende extra calcistiche che riguardano il Barcellona, e questa volta lo scenario che le nubi all’orizzonte sembrano far presagire potrebbe essere alquanto tempestoso. Che le casse dei blaugrana siano ormai, da anni a questa parte, in stato precario non è certo una novità, tuttavia se fino alla scorsa estate il problema riguardava i tesseramenti di Kessie o Marcos Alonso, giocatori quindi sì importanti, ma non primari; adesso nell’occhio del ciclone è finita probabilmente la stella più luminosa della squadra: Pablo Martìn Gavi.
Il baby prodigio classe 2004 aveva rinnovato il contratto da canterano pochi mesi fa, nel settembre dello scorso anno, vedendo passare il proprio stipendio da circa 100 mila euro annui, ad oltre 3 milioni garantiti fino al 2026, aggiungendo inoltre una clausola da 1 miliardo di euro obbligatoria per le squadre spagnole.
Qualche giorno fa, tuttavia, il presidente de LaLiga Javier Tebas, era intervenuto a margine di un evento organizzato dal quotidiano catalano La Vanguardia, sostenendo che il nuovo contratto del calciatore non sarebbe stato valido in quanto avrebbe portato il Barça a superare il tetto limite salariale imposto dalla federazione a 200 milioni di euro.
I legali del Barcellona perciò avevano presentato al giudice che si occupava dello spinoso caso, una lettera per chiedergli se, nel frattempo che venisse trovata una soluzione, il contratto del calciatore potesse essere registrato. La richiesta, tuttavia, è stata mandata in ritardo e perciò, inevitabilmente respinta.
Per questo motivo oggi La Liga ha rimosso dal proprio sito il nome di Gavi tra i giocatori della prima squadra del Barcellona, risultando perciò un calciatore della primavera. Questo non cambia l’impiego attuale di Gavi, che potrà continuare a scendere regolarmente in campo, tuttavia se il club catalano non trova una soluzione il rischio di perderlo a zero è molto alto, dato che il vecchio contratto del calciatore scadrà il prossimo 30 giugno 2023.
