Il calcio, come gli altri sport, sarà probabilmente destinato a slittare ad estate inoltrata a causa dell’emergenza Coronavirus.
Questo quanto è trapelato dalle decisioni del governo colombiano in merito ai piani di ripresa sportiva decisi dal presidente Ivan Duque.
Le cometizioni sportive sono sospese dal 13 marzo e nei giorni scorsi, i funzionari della principale lega di calcio del paese, Dimayor, hanno chiesto al governo il permesso di riprendere le competizioni nazionali, avvertendo che molti club dovranno affrontare la rovina finanziaria se non si riprenderà.
“Sarebbe irresponsabile dire che possiamo tornare al calcio, anche a porte chiuse, dato che non c’è modo di garantire che i giocatori saranno protetti dal coronavirus. Dimayor crede che è possibile, ma io devo dare la priorità alla salute dei giocatori”, è stata la risposta del presidente colombiano.
In precedenza, il ministro dello sport Ernesto Luceno aveva detto che è improbabile che il calcio ricomincerà fino a luglio o agosto, nel migliore dei casi, anche se il bilancio in Colombia è relativamente contenuto rispetto ad altri paesi, con 4149 casi confermati e 196 vittime.